di Lucia Izzo - La convivenza more uxorio stabile e duratura, tale da costituire una vera e propria famiglia di fatto, esclude la permanenza dell'assegno di divorzio, indipendentemente dalle posizioni economiche delle parti.
La sesta sezione civile della Corte di Cassazione, rimarca un consolidato orientamento giurisprudenziale nell'ordinanza n. 17811/2015 (qui sotto allegata), originata dal ricorso avanzato dell'ex marito contro un provvedimento della Corte d'Appello di Trieste.
Lamenta in particolare l'uomo che il giudice di merito, nel procedere a modifica delle condizioni di divorzio tra lui e l'ex moglie, avrebbe disposto la riduzione dell'assegno a carico del marito a 350,00 euro in favore della moglie, tenuto conto dei "radicati percorsi affettivi e familiari" intrapresi da ciascun coniuge, poiché entrambi sono stati coinvolti in nuovi assetti familiari ed hanno avuto figli.
I giudici di Piazza Cavour ritengono meritevoli di accoglimento le doglianze dell'uomo, considerando che la giurisprudenza è pressoché unanime nel negare/sospendere la corresponsione di un assegno di mantenimento o di divorzio se gli ex coniugi hanno ormai raggiunto una nuova stabilità familiare (cfr. ex multis, Cass n. 17195/2001; 17898/2012).
Le unioni stabili, che possono consistere nell'aver instaurato una convivenza more uxorio e creato una famiglia di fatto, fanno venir meno la necessità economica del mantenimento e delle contestuali somme da versare
Va pertanto accolto il ricorso, cassata la sentenza impugnata e rinviato il giudizio, anche per le spese, alla Corte d'Appello di Trieste in diversa composizione.