di Marina Crisafi - In un momento di crisi economica senza precedenti che non ha lasciato indenne neanche il settore immobiliare, risulta sempre più difficile vendere la propria casa, per ottenere la liquidità necessaria, per far fronte ai debiti o anche solo per acquistare un altro immobile. Bene. Esiste una possibilità, efficace e sicura, per ottenere il risultato voluto: quella di mettere all'asta la propria abitazione senza bisogno di passare dal tribunale, semplicemente rivolgendosi a un notaio e affidandogli l'incarico di curare l'intera attività, attraverso una regolare asta pubblica.
A chiarire una metodologia del resto concessa dallo stesso codice civile che all'art. 1336 c.c. disciplina l'offerta al pubblico di vendita di immobili, è il Consiglio Nazionale del Notariato, con lo studio n. 153-2014/C, pubblicato in questi giorni.
Si tratta di una possibilità, come spiega lo stesso notariato, che potrebbe diventare un viatico per sbloccare l'intero settore e che presenta numerosi vantaggi sia per il venditore che per l'acquirente, tra cui, in primis, la garanzia sulla piena conformità dell'immobile e sull'assenza di vizi, grazie ai controlli effettuati dal notaio.
Come funziona l'operazione? In pratica, il proprietario dà incarico al notaio di bandire l'asta, sottoscrivendo al contempo un'offerta al pubblico in forma pubblica.
Il notaio, prima di predisporre il bando, dovrà compiere una serie di verifiche e controlli, per assicurarsi che la casa abbia tutte le carte in regola, al fine di assicurare la perfetta conformità della stessa e l'assoluta mancanza di vizi.
Una volta effettuati i dovuti controlli, il notaio provvede quindi a bandire l'asta pubblica, passando poi all'aggiudicazione, alla determinazione del prezzo minimo e all'individuazione del miglior offerente, e redigendo l'apposito verbale di aggiudicazione, occupandosi di tutti gli adempimenti necessari (ivi compresi quelli burocratici tipici della compravendita di un immobile) per il perfezionamento del contratto di vendita.