di Marina Crisafi - Pubblicità su internet su tutti i fronti anche con l'uso dei nomi dei clienti. È questa la novità più rilevante contenuta nel nuovo testo del Codice deontologico forense, messo a punto dal Cnf, annunciata nel corso del congresso dell'Aiga di Padova della settimana scorsa e riportata sul IlSole24Ore.com.
Accogliendo, una volta per tutte, le osservazioni dell'Antitrust, che l'ha censurato più volte sul punto (con sanzioni pecuniarie notevoli), il Consiglio Nazionale Forense, ha "bannato" completamente il divieto per gli avvocati di farsi pubblicità sul web, senza fare ricorso a domini propri.
La modifica, da tempo sollecitata dalla categoria, significa che ogni avvocato potrà ricorrere a tutti gli strumenti offerti dalla tecnologia per pubblicizzare il proprio studio: su siti, blog e social network senza restrizioni.
Tuttavia, avverte il Cnf, la modifica non dovrà mai dare luogo a concorrenza "aggressiva" e spregiudicata, sconfinando nel mancato rispetto dei principi della professione, e, in primis del decoro.
Ma non solo.
Il via libera del Cnf riguarderà anche la possibilità per gli avvocati di utilizzare a scopi pubblicitari il nome dei propri clienti, ovviamente, previo loro consenso, aprendo così le porte alla redazione di veri e propri "case history" che racconteranno le strategie di successo degli studi nei casi più disparati.
Un'ulteriore novità emersa tra le righe del congresso, che reca la "firma" di via Arenula e che probabilmente sarà formalizzata nel Milleproroghe di quest'anno, riguarda anche la rimozione dei limiti al voto per le elezioni forensi, che saranno aperte a tutti gli iscritti all'albo da almeno 5 anni, nonché la cancellazione del voto di lista e della limitazione delle preferenze a un terzo dei candidati.