di Lucia Izzo - L'assegno di mantenimento destinato alla prole va ridotto se cambiano le condizioni di vita ed uno dei figli, ormai maggiorenne, si emancipa economicamente dalla famiglia.
Il Tribunale di Frosinone, sezione civile, con la sentenza n. 138/15 ha ritenuto di dover accogliere, per tali motivi, l'istanza di un uomo volta ad ottenere la riduzione dell'assegno di mantenimento versato a favore dei figli.
Ormai acclarata la crisi coniugale tra il ricorrente e la moglie, l'attore evidenzia che dal momento in cui è stato disposto l'assegno di mantenimento a suo carico, le sue condizioni di vita hanno subito un sensibile peggioramento. Inoltre, all'epoca l'emolumento (di importo parti a 450 euro mensili) era destinato al sostegno economico dei due figli minorenni, mentre con il passare del tempo sua figlia, ormai maggiorenne, aveva raggiunto un'autonomia economica rispetto alla famiglia d'origine.
Per i giudici del Tribunale le criticità sollevate dal ricorrente meritano accoglimento: contemperando le attuali esigenze e possibilità economiche dei coniugi, il contributo va rideterminato nella più congrua somma di 200 euro mensili.
La corrispondente modifica trova ragione sia nell'intervenuta emancipazione economica della figlia, ma anche visti i sostanziali e significativi mutamenti intervenuti nelle condizioni di vita e di reddito tra le parti stesse. La rideterminazione scaturisce da una migliore e più accurata valutazione del tenore di vita degli interessati.