Giro di vite nei confronti dei ristoratori che ai clienti somministrano bevande alla spina. La linea dura arriva dalla Corte di Cassazione che promette multe per quei gestori che dispensano prodotti alla spina di qualita' diversa da quella promessa. Non importa se la bevanda alla spina non e' consumata. Per fare scattare la multa per 'tentativo di frode in commercio' basta che il ristoratore tenga sul bancone di vendita bevande alla spina con etichette di qualita' diversa da quella promessa. A fare le spese della decisione della Terza sezione penale, Francesco P., gestore della birreria di Perugia 'La taverna di Bacco', nei confronti del quale e' stata resa definitiva la multa di 400 euro 'per avere venduto ai clienti del locale vino alla spina che, a differenza di quanto esposto sull'apparecchio erogatore, non era Merlot del Veneto bensi' altro vino di qualita' e di valore diversi'
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