Tra le diverse violazioni che gli stessi talvolta pongono in essere con totale noncuranza vi è di certo quella di circolare contromano, senza rispettare i sensi unici di marcia.
Della questione ci siamo interessati anche in questo sito non molto tempo fa (leggi: "Biciclette contromano: è lecito oppure no? Il cosiddetto "controsenso ciclabile"").
Bene: c'è di nuovo che il Ministero dei Trasporti recentemente, con il parere numero 4635/2015, ha definitivamente sancito che è legittima la multa comminata al ciclista che circola in violazione del senso di marcia, senza che a tal fine rilevi che la sua condotta sia in concreto pericolosa o no.
Non rileva neanche il fatto che il Comune abbia installato un cartello stradale integrativo con il quale si deroghi al senso unico di marcia, creando una pista ciclabile a doppio senso sulla carreggiata stradale. È evidente, infatti, il pericolo alla circolazione che può derivare dal conflitto di segnaletica.
L'unico strumento per consentire ai ciclisti di circolare in senso opposto a quello delle auto è, semmai, quello di istituire una direzione obbligatoria per le auto, che renda chiaro all'automobilista che non tutta la strada è a sua disposizione.
La polizia, insomma, è chiamata a rapporto: occorre mettere da parte la vecchia "magnanimità" e divenire più rigidi nell'esigere il rispetto del codice della strada da parte di tutti coloro che vi sono tenuti.