di Marina Crisafi - Avvocati, liberi professionisti e partite Iva in genere dovranno essere pagati entro 60 giorni dalla fattura e ogni pattuizione che stabilisce un termine superiore sarà priva di effetto.
È questa una delle tante novità contenute nel ddl sul lavoro autonomo (qui sotto allegato) che è previsto sul tavolo dell'esecutivo per giovedì prossimo, per viaggiare, con corsia privilegiata in Parlamento, come collegato alla legge di Stabilità (la quale si ricorda ha previsto un fondo dedicato di 10 milioni per il 2016 e di 50 milioni per il 2017).
Ma sono diverse le misure contemplate dal nuovo statuto del lavoro autonomo, che mira ad estendere, come annunciato dal responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, "tutele e diritti in un disegno di continuità con il Jobs Act".
Tra le principali novità, oltre a considerare abusive e vessatorie le clausole che attribuiscono una posizione preminente al committente (come ad esempio la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali o di recedere senza congruo preavviso), lo statuto prevede anche l'integrale deducibilità di tutte le spese di formazione e aggiornamento sostenute dai lavoratori entro un tetto di 10mila euro annuo, e un'estensione della tutela alla maternità, consentendo a professioniste e autonome di poter richiedere l'indennità anche senza sospendere l'attività lavorativa.
Estesi anche i congedi parentali a 6 mesi e la possibilità di sospendere, in caso di malattia grave, il pagamento dei contributi previdenziali fino a due anni, recuperando in seguito con pagamenti rateizzati.
A palazzo Chigi si lavora per approvare, sempre giovedì, anche il disegno di legge contro la povertà, destinato a potenziare gli strumenti a sostegno dei bisognosi che secondo l'Istat superano ormai i 4 milioni.
Il testo del ddl sul lavoro autonomo