di Marina Crisafi - Più tutele per i professionisti e le partite Iva, dalle misure sul welfare alle coperture assicurative sino alla deducibilità integrale delle spese sostenute per la formazione, alla disciplina delle clausole abusive. Sono queste le principali novità del tanto atteso "Statuto degli autonomi" più volte annunciato e approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, insieme al testo per il contrasto sulla povertà. Entrambi i ddl ora viaggeranno in Parlamento come collegato alla legge di Stabilità per essere approvati in tempi più rapidi.
Ecco tutte le novità:
Clausole abusive
Nei 22 articoli che compongono il ddl messo a punto dai tecnici di palazzo Chigi, trova posto una stretta sulle clausole abusive. Sarà considerato illegittimo qualsiasi patto che attribuisca al committente la facoltà di modificare unilateralmente il contratto o che fissi termini di pagamento superiori a 60 giorni.
La polizza contro i clienti che non pagano
Allo scopo di favorire, da parte dei liberi professionisti e degli autonomi, la stipula di polizze per garantirsi dai rischi di insolvenza dei clienti, viene confermata nel testo la possibilità di dedurre nella misura del 100% i costi sostenuti per i premi.
Spese formazione
Le spese per la formazione e l'aggiornamento e il sostegno all'autoimprenditorialità potranno essere interamente dedotte (fino a un tetto di 10mila euro). Analogamente, nella misura del 100% saranno dedotte fiscalmente anche le spese sostenute per la partecipazione a convegni, congressi (ecc.).
Invenzioni
Tutelate anche le invenzioni fatte dai lavoratori: viene stabilito, infatti, che i relativi diritti di utilizzo economico competano al professionista, e non al committente, che al più ne potrà trarre un vantaggio.
Maternità e congedi
Prevista la possibilità di percepire l'indennità di maternità (per i due mesi antecedenti al parto e i tre successivi) pur continuando a lavorare, senza obbligo di astenersi effettivamente dal lavoro. In caso di gravidanza, prevista anche la possibilità di sospendere, senza diritto al corrispettivo, il rapporto di lavoro per un periodo massimo di 150 giorni. Inoltre, vengono estesi i congedi parentali a sei mesi, da fruire entro i primi tre anni di vita del bambino.
Malattia e infortunio
Tutele più ampie in caso di malattia e infortuni con la previsione che quando le stesse sono di gravità tale da impedire lo svolgimento dell'attività lavorativa per oltre 60 giorni, per l'intera durata (e in ogni caso fino a un massimo di 2 anni), il lavoratore autonomo potrà sospendere il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi, restituendoli poi a rate. Prevista inoltre una specifica misura di tutela contro la malattia in base alla quale, i periodi di malattia certificata come conseguente a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche, sono equiparati alla degenza ospedaliera.
Fondi europei
La parificazione di autonomi e professionisti ai piccoli imprenditori e alle PMI che ha trovato posto nella legge di stabilità 2016, viene ribadita anche nel ddl ai fini dell'accesso ai PON e ai POR a valere sui fondi strutturali europei.
Collaborazioni genuine
Il testo contiene anche una norma "salva" collaborazioni considerate genuine, ossia le collaborazioni coordinate e continuative che non nascondono un vero e proprio rapporto di subordinazione. A questo tipo di collaborazioni organizzate dal collaboratore in accordo col committente si estenderanno le tutele previste dal ddl sul lavoro autonomo.
Lavoro agile
Viene disciplinato il c.d. "lavoro agile", ossia quello svolto in modalità flessibile, in parte all'interno dell'azienda e in parte da remoto (con smartphone o computer). È previsto che il lavoratore che presta attività di lavoro secondo tali modalità avrà diritto di ricevere un trattamento economico non inferiore a quello dei colleghi che svolgono le medesime mansioni. Inoltre, i lavoratori potranno vedere riconosciuti gli incentivi fiscali e contributivi in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza.
Risorse
Quanto alle coperture, infine, il ddl sul lavoro autonomo attingerà dalle risorse stanziate nella legge di Stabilità 2016, ossia del fondo ad hoc di 10 milioni di euro per l'anno in corso e di 50 milioni di euro dal 2017.
Il ddl sul lavoro autonomo