La Cassazione, con sentenza n. 4765/2002, ha stabilito che le lavoratrici hanno l'obbligo di fornire indicazioni complete sul proprio citofono
Spesso le visite fiscali alle lavoratrici assenti dal lavoro per ragioni di salute, vengono vanificate dall'apparente irreperibilità, dovuta alla mancata indicazione del loro cognome da nubili sui citofoni delle proprie abitazioni.
Per risolvere una volta per tutte la delicata questione la Corte di Cassazione, con Sent. n. 4765/2002, ha così stabilito che le lavoratrici hanno l'obbligo di fornire indicazioni complete sul proprio citofono.
Nella parte motiva della sentenza si precisa che l'incompletezza delle informazioni si traduce in una violazione del dovere di diligenza che fa carico al lavoratore e ciò in quanto viene ad ostacolare, se non ad impedire, il regolare controllo della visita fiscale.
I Giudici della Corte hanno così rigettato una Sentenza del Tribunale di Arezzo, che aveva riconosciuto un'indennità di malattia per assenza dal lavoro, a una dipendente risultata appunto irreperibile per non aver indicato esattamente il suo cognome.
Per risolvere una volta per tutte la delicata questione la Corte di Cassazione, con Sent. n. 4765/2002, ha così stabilito che le lavoratrici hanno l'obbligo di fornire indicazioni complete sul proprio citofono.
Nella parte motiva della sentenza si precisa che l'incompletezza delle informazioni si traduce in una violazione del dovere di diligenza che fa carico al lavoratore e ciò in quanto viene ad ostacolare, se non ad impedire, il regolare controllo della visita fiscale.
I Giudici della Corte hanno così rigettato una Sentenza del Tribunale di Arezzo, che aveva riconosciuto un'indennità di malattia per assenza dal lavoro, a una dipendente risultata appunto irreperibile per non aver indicato esattamente il suo cognome.
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: