La casalinga che si separa e va a convivere con un nuovo compagno facoltoso deve essere mantenuta lo stesso dall'ex marito. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nell'affrontare il caso di una casalinga napoletana, Elisa U. che, separata dal consorte, aveva iniziato una 'stabile relazione' con il direttore di una casa farmaceutica. Proprio per questa ragione, l'ex marito, Renato S., rivendicava di non doverla piu' mantenere. Ma la Prima sezione civile ha stabilito che l'ex dovra' continuare a mantenerla con 425 euro al mese sulla base del fatto che, nonostante 'l'instaurazione del nuovo rapporto' con il direttore della casa farmaceutica, la casalinga separata non aveva comunque 'raggiunto un' indipendenza economica'. Elisa e Renato, convolati a nozze nell'ottobre del 1960, si erano separati venticinque anni dopo. In tutti quegli anni lei 'si era limitata a svolgere attivita' di casalinga' e, ormai prossima ai 60 anni, aveva sostenuto di essere ormai 'impossibilitata a dedicarsi ad un proficuo lavoro'. Da separata aveva trovato un nuovo compagno in Massimo V., direttore di una casa farmaceutica con il quale aveva iniziato un rapporto di una 'certa stabilita''. Un convivenza di cui erano stati messi al corrente anche i giudici in sede di separazione. Cionostante, la Corte d'appello di Napoli, con sentenza del luglio 2001, aveva stabilito che Renato S. dovesse mantenere la ex con 425 euro al mese.
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