di Lucia Izzo - Nulla la multa col dispositivo photored se la targa dell'auto passata con semaforo rosso all'incrocio è poco leggibile. Il dispositivo è destinato, infatti, a essere impiegato esclusivamente con la presenza e sotto il costante controllo di un operatore di polizia stradale per tutto il periodo di rilevamento. Ciò significa che manca un accertamento dell'infrazione se il Comune non dimostra che lo strumento era correttamente funzionante.
Lo ha disposto una sentenza del Giudice di Pace di Lecce, n. 825/2016 (magistrato onorario Franco Giustizieri) che ha accolto l'opposizione del trasgressore tesa all'annullamento di un verbale.
Il ricorrente, che aveva transitato all'incrocio nonostante l'alt del semaforo, incrimina il photored F17D, del quale né la ditta operatrice né il Comune hanno confermato l'omologazione con successivi decreti.
La pattuglia incaricata di presidiare il dispositivo non ha immediatamente contestato l'infrazione dell'automobilista trasgressore, poichè impegnata in altra operazione: tuttavia, al caso di specie e al dispositivo "photored" va applicata la Circolare del Ministero dell'Interno del 30 giugno 2005 secondo la quale gli agenti sono tenuti a vigilare sull'apparecchio per tutta la durata del rilevamento, come avviene per altri strumenti di controllo.
In caso contrario si ritiene che manchi totalmente l'accertamento dell'infrazione: il giudice pugliese, infatti, precisa che altrimenti l'attività dei vigili urbani sarebbe limitata all'irrogazione postuma di sanzione senza invece poter intervenire in modo immediato con finalità repressiva.
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