Le novità dello schema di regolamento del ministero della giustizia inviato al Consiglio Nazionale Forense per il relativo parere

di Marina Crisafi - Si fa sempre più difficile il percorso per gli aspiranti avvocati man mano che i dettami della riforma professionale trovano attuazione. Oltre alle regole più severe sull'esame di Stato, infatti, arriva ora la nuova formazione obbligatoria, con corsi della durata minima di 160 ore, distribuiti nell'arco dei 18 mesi secondo moduli trimestrali.

Questo è quanto prevede la bozza dello schema di regolamento approntato dal ministero della giustizia, emanata in attuazione dell'art. 43 della l. n. 247/2012, e ora, secondo quanto riportato da Italiaoggi, inviata al Consiglio Nazionale Forense per il relativo parere.

Entrando nello specifico, la bozza prevede che l'accesso ai corsi sarà a numero chiuso e le selezioni (programmate dai soggetti che organizzano la formazione) avverranno per merito (sulla base del cv universitario) o in virtù del superamento di prove scritte e orali.

Nel corso del periodo di formazione, inoltre, saranno previste verifiche intermedie e un esame finale.

Le prime saranno in un numero non inferiore a tre (probabilmente a semestre) e saranno effettuate sulla base di prove orali e scritte, aventi ad oggetto gli argomenti inerenti agli insegnamenti ricevuti nel periodo e svolte con le medesime modalità dell'esame di stato per l'abilitazione forense.

Quanto ai contenuti della formazione, si punterà molto sulla tecnica di redazione degli atti giudiziari e sulla conoscenza del linguaggio giuridico del tirocinante.

Tra le materie, infatti, troveranno posto: approfondimenti casistici e processuali sul fronte civile, penale e amministrativo, con particolare riferimento alle tecniche di impugnazione, alla deontologia

forense, all'etica professionale e alla redazione degli atti giudiziari, nonché alla ricerca telematica delle fonti e alla teoria e pratica del linguaggio giuridico. Non mancheranno, nell'ambito del percorso formativo: il diritto costituzionale, tributario e quello europeo ed internazionale.


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