di Marina Crisafi - Classico esempio di "epic fail", che tradotto significa figuraccia, i tweet di Maurizio Gasparri fanno scuola e diventano oggetto di studio per gli studenti universitari, ma il vice presidente del Senato non la prende certo con filosofia (tanto per restare in ambito accademico).
Tutto ha inizio con il messaggio di uno studente de La Sapienza di Roma che chiede al senatore se intende commentare la scelta del professore di comunicazione di parlare di lui a lezione, per il suo "originale" approccio ai social media (ndr, le uscite su Twitter del senatore hanno trovato più volte spazio sui giornali cartacei e online).
Ma Gasparri, per nulla "onorato" dalla cosa, ricopre di insulti lo studente.
"Immagino commenti insulsi di dementi - ha twittato infatti - quindi non sono interessato, curatevi, anche se siete senza speranza".
Tanto basta per scatenare il web sulla discussione, alla quale è intervenuto anche il dipartimento di comunicazione dell'ateneo, che ha preso le parti del professore e degli studenti, ricevendo in cambio un'altra sfilza di insulti.
"Dispiace che il vicepresidente del Senato parli così di docenti e studenti dell'Università italiana" si legge nel tweet del dipartimento che ha taggato nella conversazione anche il profilo pubblico di palazzo Madama e il ministero dell'istruzione.
La replica del senatore non si fa attendere. "Guardi che dispiace il contrario, siete voi che diffondete provocazioni. Pensate di intimorire con questi indirizzi?" scrive, infatti, aggiungendo "errore, ora mi occuperò di voi".
Una minaccia? Si chiede il dipartimento ... macchè nega Gasparri: "Visto che alimentate denigrazioni verificherò vostre attività. Proibito?".
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