di Donatella Squillace - Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno esaminato una serie di istanze di sospensione dell'esecutività di provvedimenti di cancellazione di alcuni avvocati stabiliti con il titolo di Avokat acquisito in Romania, pronunciate dai Consigli dell'Ordine degli Avvocati di Pescara e Sassari.
In particolare, a seguito di una verifica del titolo avviata in forza di nota pervenuta dal Ministero della giustizia della Romania, i COA decretavano la cancellazione degli avvocati stabiliti che avevano richiesto l'iscrizione nell'elenco speciale in virtù dell'iscrizione alla Uniunea Nationala a Barourilor din Romania, della struttura Pompiliu Bota Ordine Costituzional, Struttura Bota, e cioè "sulla base di un titolo rilasciato da un organo che, sulla base delle informazioni fornite dal Ministero della giustizia della Romania non poteva ritenersi abilitato al rilascio del titolo di Avokat".
Infatti, il Ministero della Giustizia Italiano ha comunicato che, in base al sistema di cooperazione tra autorità degli stati membri dell'Unione europea denominato IMI (Internai Market Information System), possono essere riconosciuti in Italia solo i soli titoli di Avokat rilasciati dalla UNBR (Uniunea Nationala a Barourilor din Romania Baroul Bucaresti), con sede in Bucarest, Palatul de Justitie, unico organismo rumeno abilitato a rilasciare titoli riconoscibili in ambito europeo, non da altre strutture.
Per tali motivi, le istanze di sospensione del provvedimento di cancellazione dall'elenco speciale del COA sono state rigettate per carenza del fumus boni iuris.
Avv. Donatella Squillace
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