Basta non superare il limite di tollerabilità, fissato tenendo conto delle "condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini della popolazione"

di Valeria Zeppilli - Da quando si è introdotta la possibilità di avvalersi di una tariffa per l'energia elettrica differenziata a seconda delle fasce orarie, numerosi italiani hanno iniziato ad ottimizzarne il consumo facendo lavorare gli elettrodomestici di notte!

Dato che i costi aumentano quando è più elevata richiesta di energia, ovverosia dalle 8 alle 19, è proprio dalle 19 alle 8 che per molti è più conveniente accendere, ad esempio, lavatrice o lavastoviglie: basta avere un contatore adeguato alla doppia lettura. La convenienza si estende comunque all'intera giornata il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Questa tendenza, sebbene volta al risparmio, ha fatto preoccupare non poco coloro che vivono in condominio: meglio pagare di meno o evitare che il vicino chieda i danni per il disturbo eventualmente arrecato dagli elettrodomestici?

Certo è che il rispetto degli altri va sempre garantito e che quindi, nella scelta dell'esatto orario da dedicare al bucato o al lavaggio delle stoviglie, bisogna essere guidati dal buon senso.

Tuttavia non si può neanche dimenticare che ai sensi dell'articolo 844 del codice civile il proprietario non può impedire i rumori provenienti dal vicino che, considerando le condizioni dei luoghi, non superino la normale tollerabilità.

Ciò vuol dire che tendenzialmente ci si può liberamente avvalere della tariffa bioraria per risparmiare, purché gli elettrodomestici non siano estremamente rumorosi e non si decida di utilizzarli ripetutamente nel cuore della notte.

Se proprio non si può fare a meno di mandare una lavatrice alle 3 di notte, ad esempio, quando la si compra si dovrà scegliere un modello rientrante tra quelli "silenziosi".

Peraltro, anche la giurisprudenza ha confermato che non sempre gli elettrodomestici rumorosi fanno scattare il risarcimento danni: come ricordato anche dalla Cassazione in una recente sentenza inerente proprio il rumore causato da una lavatrice (Cass. n. 22105/2015 sulla quale leggi "Condominio: la lavatrice è rumorosa e disturba ogni giorno? Niente risarcimento per i vicini"), il limite di tollerabilità deve essere fissato di volta in volta con riguardo al caso concreto "tenendo conto delle condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini della popolazione", senza attenersi per forza al parametro di tre decibel, che rappresenta solo un criterio minimale di partenza.

Nel caso di specie, per la cronaca, il risarcimento non è stato concesso: sebbene la centrifuga fosse rumorosa, il vicino non ne aveva provato un utilizzo troppo intenso né avvenuto in orari particolarmente fastidiosi.

Ciò vuol dire che non c'è nessun divieto a utilizzare gli elettrodomestici di notte. Basta usare il buon senso e non dimenticare il rispetto per gli altri!

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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