Le argomentazioni di Bregman non sono certo nuove: già Keynes aveva previsto che entro il 2030 le ore dedicate al lavoro si sarebbero ridotte drasticamente, determinando di conseguenza una radicale modifica degli standard di vita nell'Occidente rispetto a quelli degli anni '30 del Novecento.
Per il giornalista olandese nei Paesi più ricchi e progrediti, il lavoro pesa sulle vite di ognuno come non mai e l'eccessivo carico di incombenze nella professione finisce per riverberare i suoi effetti negativi sulla collettività e per indurre i singoli a spendere il poco tempo libero che residua davanti alla tv.
Quattro lavoratori britannici su dieci ritengono di svolgere un lavoro inutile: stando alla teoria di Bregman, se fossero svolti solo lavori utili come quelli del docente, dello scienziato o del netturbino, il modo di vivere si rivoluzionerebbe e verrebbero recuperate tante ore altrimenti trascorse in modo poco proficuo.
Ecco il video: http://intern.az/1ukC