La padronanza delle tecnologie come indispensabile base di partenza per la professione
di Giovanna Molteni - Il diritto e la tecnologia concretizzano due strade parallele destinate a non incontrarsi mai? Non è così: il professionista del diritto, che vuole essere competitivo e che desidera vincere le sfide del domani, non deve semplicemente muoversi con maestria tra codici e leggi in continuo cambiamento e tra orientamenti giurisprudenziali e dottrinali in costante evoluzione.  Deve anche e soprattutto avere dimestichezza con le nuove tecnologie perché il processo telematico impone al legale 2.0 conoscenze informatiche un tempo ritenute superflue


Il rapporto tra professione forense e tecnologia è al centro di un interessante articolo pubblicato sulla rivista Above The Law, il cui titolo è di una chiarezza disarmante: la migliore cosa che può fare un giovane avvocato è apprendere la tecnologia. Cosa che diventa molto più difficile per un avvocato di una certa età. 


Facendo tesoro dell'esperienza maturata nel settore legale, Jeff Bennion lancia un monito ai giovani che hanno appena superato il bar exam: il futuro del contenzioso risiede nella digitalizzazione


Da qui l'importanza dell'electronic discovery per trovare, preservare, analizzare ed archiviare contenuti elettronici nella fase delle indagini difensive, nella stesura di pareri e per rendere più efficaci le difese nel corso del dibattimento.  


Come iniziare dunque? Secondo Bennion non c'è dubbio: certe competenze possono essere acquisite solo con l'esperienza ma, la padronanza delle tecnologie è diventata una indispensabile base di partenza!

Giovanna Molteni

Foto: 123rf.com
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