di Marina Crisafi - No alle cinture di sicurezza per cani, gatti e animali domestici in genere trasportati sui veicoli. Ad affermarlo è il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel parere n. 4372 del 13 luglio 2016, reso al corpo della polizia municipale in risposta al quesito posto il 15 giugno scorso.
Nella nota si chiedeva di ricevere notizie circa la possibilità di poter legittimamente montare a bordo dei veicoli cinture di sicurezza destinate agli animali.
Al riguardo, ha evidenziato il Mit, la materia è disciplinata unicamente dall'art. 169 del codice della Strada che al comma 6 "contempla la possibilità di trasportare liberamente in auto, in condizioni da non costituire intralcio alla guida, un animale domestico". Inoltre, lo stesso comma consente "il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio del dipartimento trasporti terrestri".
Quanto all'alternativa contemplata dal menzionato articolo al comma 3, attraverso la locuzione "altro analogo mezzo idoneo", la stessa va interpretata facendo riferimento "alla rete di separazione del vano posteriore al posto di guida, e non già alla possibilità di collocare per tale fattispecie altri sistemi di sicurezza". Per cui le cinture di sicurezza non possono essere ritenute legittime.
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