di Gabriella Lax - Si erano immaginati in una spiaggia da sogno o cullati dal vento fresco di montagna grazie ad offerte low cost da prendere al volo ed a prezzi allettanti. Invece, in centinaia, sono stati truffati da false offerte online delle case vacanza. E' stata sgominata in questi giorni dalla polizia di stato la banda criminale che, usando il web, ha truffato circa seicento persone grazie ad un intreccio di prestanome e conti correnti creati ad arte. Una truffa da 350mila euro per 254 affitti inesistenti ai danni solo dei cittadini milanesi che hanno denunciato il tutto alle forze dell'ordine. Ma le truffe (o i tentativi) di questo tipo si moltiplicano sempre più, soprattutto per chi decide di fruire delle offerte online. Ecco allora che può essere utile la guida stilata dalla Polizia di Stato, in collaborazione con quella postale e delle comunicazioni e Subito e pubblicata in questi giorni sul sito istituzionale per mettere in guardia i cittadini ed aiutarli ad acquistare in rete con maggiore tranquillità.
Il primo passo, secondo il vademecum della Ps, per chi cerca una casa per le vacanze è quello di valutare tre componenti fondamentali:
- il prezzo che va paragonato ad altri annunci, se sembra troppo conveniente potrebbe essere un annuncio fasullo;
- le foto, se appaiono troppo belle per essere vere, meglio cercare l'immagine su Google Immagini (trascinando o copiando e incollando l'immagine) per capire se si tratta di foto vere o se copiate/incollate da altri siti;
- infine, la descrizione: se è troppo breve e fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre all'inserzionista.
Tra gli altri consigli del vademecum, c'è quello di chiedere sempre informazioni all'inserzionista: un numero di telefono (possibilmente fisso), altre foto, l'esatta ubicazione della casa. Non guasta, inoltre, cercare la casa su Google Maps o altra mappa per verificare se esiste realmente e se viene richiesta una caparra, non versare la somma richiesta senza la certezza che l'annuncio sia sicuro e diffidare di chi chiede una somma troppo alta (superiore al 20% del totale).
Sempre bene, poi: incontrare l'inserzionista per una visita della casa e per consegnare l'importo dovuto di persona oltre a telefonare all'Ufficio Turistico del luogo per informazioni sugli immobili in affitto in quella zona (prezzi, stagionalità). Infine, mai inviare documenti personali e non effettuare pagamenti su carte ricaricabili o con servizi di trasferimento di denaro; piuttosto la polizia suggerisce di usare metodi tracciabili: come IBAN su conto italiano, PayPal e Hype di Banca Sella.
E' possibile consultare il sito del Commissariato di PS per trovare aggiornamenti sul fenomeno e segnalare i casi sospetti, mentre a questo link è disponibile il video esplicativo.
Per approfondimenti, leggi anche la guida: "Case vacanze: come difendersi dalla truffa degli annunci fantasma"