di Marina Crisafi - Scambiarsi baci davanti a dei bambini non è reato. A patto che il tutto avvenga in un clima di "normale affettuosità". Ad affermarlo è la terza sezione penale della Cassazione, con la sentenza n. 41483/20126, depositata il 4 ottobre scorso (qui sotto allegata), confermando l'archiviazione del procedimento penale per corruzione di minorenni nei confronti di una coppia indagata per essersi scambiata baci in presenza dei figli minori di lei.
Per gli Ermellini, vanno respinte le obiezioni sollevate dall'ex marito della donna che aveva sporto denuncia, ricorrendo anche a un investigatore privato per incastrare la ex e il nuovo compagno.
Correttamente il procedimento penale è stato archiviato dal giudice procedente, hanno deciso i giudici della terza, con motivazione adeguata e immune da vizi rilevabili in sede di legittimità, per insussistenza dell'elemento materiale del reato di cui all'art. 609-quinquies c.p.
Dalle risultanze della vicenda, infatti, e paradossalmente, dalla stessa relazione del detective ingaggiato, è emerso un "contesto relazionale di manifesta affettuosità estesa anche ai minori stessi" rispetto ai quali il nuovo compagno della donna "serba un comportamento di confidenza e amorevolezza".
Va escluso quindi categoricamente che, nella specie, le condotte della coppia avessero "alcun connotato sessuale". Per cui, il ricorso è respinto e l'ex marito dovrà anche pagare le spese processuali.
Cassazione, sentenza n. 41483/2016
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