Lo ha deciso il sindaco di Livigno, in provincia di Lecco, ma piovono ordinanze in vari comuni

di Gabriella Lax - Multe a chi beve alcolici per strada. Anche il comune di Livigno (in provincia di Sondrio) dice basta alla consumazione di alcolici in mezzo alla strada ed a tutto ciò che ne è conseguenza diretta, in primis rumori, urla e baccano magari in piena notte ed in prossimità di abitazioni. L'ordinanza, firmata dal sindaco Damiano Bormolini, stabilisce il «divieto di vendita per asporto e somministrazione in contenitori, bottiglie, bicchieri in vetro o contenitori di latta di bevande ed alcolici di ogni gradazione. Divieto di abbandono sul suolo pubblico di bicchieri, bottiglie in vetro o contenitori di latta».

Un provvedimento necessario per porre freno alle invasioni quasi barbariche notturne dei tanti visitatori che affollano le vie durante la stagione invernale, tirando fino all'alba, facendo schiamazzi col risultato di far passare la notte in bianco a chi invece vorrebbe dormire e lasciando uno scenario di sporcizia all'alba del nuovo giorno. In questa maniera il Comune ha cercato di regolamentare la movida che si sviluppa soprattutto nell'area a traffico limitato del centro e nelle zone di apres ski e bar. "Un'ordinanza che aiuta le forze dell'ordine - spiega il sindaco, come riporta la Provincia di Lecco, che finora - potevano contestare la sola ubriachezza molesta, ma non potevano sanzionare chi era allegro ma non ancora ubriaco, ma in possesso di alcolici e molesto". Ora invece potrà essere multato anche chi è per strada col bicchierino di alcolici. La notte "la gente si lamentava di essere disturbata nell'orario del sonno - prosegue il primo cittadino - ed inoltre c'è pure una questione di decoro pubblico da salvaguardare visto che spesso il mattino nelle strade era frequente vedere bicchieri abbandonati, residuo di notte brave". 

Quella di Livigno è solo l'ultima ordinanza antialcol nel nostro Paese. Anche Jesolo ne ha adottato una simile, vietando il consumo di alcol al di fuori dei locali autorizzati, compreso il lungomare. Idem Bologna con controlli antibusivi e multe agli amanti della movida beccati con una bottiglia di vetro in mano. Non poteva mancare la capitale, dove l'ex sindaco, Ignazio Marino aveva rispolverato uno dei provvedimenti simbolo lasciati nel cassetto dal suo predecessore Gianni Alemanno, con un provvedimento che diceva basta a cocktail, vino e birra nelle zone della movida.


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