Come evitare pesanti sanzioni ricorrendo al modello organizzativo

Avv. Edoardo Di Mauro - Cos'è la responsabilità amministrativa degli enti e società? Il d.lgs. n. 231/2001 disciplina al responsabilità di enti dotati di personalità giuridica, società ed associazioni anche prive di personalità giuridica per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato.

L'ente è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:

a) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso;

b) da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a).

Come evitare le sanzioni

Se il reato è stato commesso dalle persone indicate l'ente non risponde se prova che:

a) l'organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi (modello 231 redatto con ausilio di un avvocato);

b) il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo dell'ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo; c) le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione; d) non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell'organismo di cui al punto b).

Nel caso in cui l'ente è chiamato a rispondere per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, per non avere adottato le precauzioni descritte, le sanzioni applicate sono:

a) sanzione pecuniaria da euro 25.800 ad euro 1.549.000; b) sanzioni interdittive; c) confisca; d) pubblicazione della sentenza.

Nello specifico le sanzioni interdittive sono:

<>a) interdizione dall'esercizio dell'attività;>b) sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito;

c) divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio;

d) esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi;

e) divieto di pubblicizzare beni o servizi.

Avv. Edoardo Di Mauro

Foro di Siracusa

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