di Lucia Izzo - Passare con il giallo è una pratica diffusa, ma che spesso conduce a infrazioni provocate dal passaggio "al rosso" durante l'attraversamento. Soprattutto con l'avvento dei "Photored" agli incroci, infatti, non capita raramente che il segnale luminoso di stop scatti proprio durante l'attraversamento, passaggio di cui l'automobilista non si avvede o di cui accetta il rischio.
Quando si passa col giallo?
L'art. 41 del Codice della Strada, dedicato ai segnali luminosi, precisa al comma 10 che durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare i punti stabiliti per l'arresto, ossia la striscia d'arresto, oppure in mancanza di questa, non gli è consentito impegnare l'area di intersezione, né l'attraversamento pedonale.
Tutto ciò eccetto il caso in cui, al momento dell'accensione della luce gialla, i conducenti vi si trovino così prossimi, che non gli sia più possibile arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso, costoro saranno tenuti a sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con opportuna prudenza.
Diversamente è previsto in caso di lanterna semaforica gialla lampeggiante, situazione nella quale i veicoli possono procedere purché a moderata velocità e con particolare prudenza, rispettando le norme di precedenza.
La durata minima del semaforo giallo
Poiché il codice non prevede una durata minima in cui la luce gialla deve rimanere accesa, molto si è discusso quanto alle multe elevate in situazioni in cui il giallo al semaforo resti acceso per un periodo assai breve. In tali casi, infatti, si sono sollevate molte critiche da parte dagli automobilisti, sanzionati a seguito delle verifiche effettuate dagli strumenti di rilevamento posizionati agli incroci.
Il Ministero dei Trasporti è direttamente intervenuto sul tema, precisando in una nota (n. 67906/2007) quali dovrebbero essere le tempistiche da adottare. In particolare, si è richiamato uno studio prenormativo pubblicato dal CNR il 10/09/2001, "Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali", il quale al paragrafo 6.7.4 "Determinazione dei tempi di giallo", indica durate di 3, 4 e 5 secondi in base alla velocità dei veicoli in arrivo pari, rispettivamente, a 50, 60 e 70 km/h.
Ancora, si legge nel provvedimento, in presenza di traffico pesante con veicoli di lunghezza massima pari a 18.75 m, ivi compresi autocarri, autobus, fìlobus, autotreni, autoarticolati, autosnodati, filosnodati e vetture tramviarie, è indicata una durata di 4 secondi anche per velocità di 50 km/h.
Nella pratica, dunque, ai fini della massima uniformità applicativa, si adottano generalmente tempi fissi di 4 e 5 secondi, rispettivamente su strade urbane ed extraurbane. Ciò non esclude che possano essere adottate tempistiche diverse a causa di variazioni in fase di progettazione dell'impianto semaforico, in dipendenza delle dimensioni della intersezione, della velocità dei veicoli in arrivo e della loro lunghezza, ferma restando la durata minima di 3 secondi.
La decisione del Ministero ha trovato l'avallo della giurisprudenza: nella sentenza n. 27348 del 23 dicembre 2014, la Corte di Cassazione, riportandosi ai principi già affermati in materia (cfr. Cass. n. 18470/2014; n. 14519/2012), ha confermato le multe elevate all'automobilista passato col giallo, dopo aver verificato la regolare omologazione dello strumento di rilevazione.
In particolare, per gli Ermellini la durata stabilita dal Ministero deve ritenersi congrua, poichè il Codice della strada non indica una durata minima del periodo di accensione della lanterna di attivazione gialla (per approfondimenti:). Nel caso in esame la luce semaforica aveva una durata pari a 3,365 secondi, tempo dunque da ritenersi sufficiente a consentire l'attraversamento dell'incrocio nelle condizioni previste dal Codice della Strada.
Ancora, la legittimità della tempistica è stata ribadita dalla recente sentenza n. 14914 del 16/07/2015: la Cassazione ha ribadito che il conducente, nell'approssimarsi all'impianto semaforico, deve mantenere la necessaria cautela riconducibile alla ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell'incrocio.
Nel caso di specie il tempo di durata della luce gialla, pari a 4 secondi, è stato ritenuto congruo poichè l'art. 41, comma 10 del Codice della strada non indica una durata minima del periodo d'accensione della luce gialla veicolare, ma si limita ad affermare un principio di portata generale.
Leggi: "Multa legittima se il giallo dura oltre tre secondi"
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