di Gabriella Lax - «La signora non agisce consapevolmente, è agìta». E per questo alla donna non è stata addebitata la separazione. A riportare la "demoniaca" singolare sentenza è il Corriere a proposito di una decisione della nona sezione civile del tribunale di Milano. In sostanza, in una causa di separazione il marito ha chiesto l'addebito alla moglie per l'«ossessione religiosa» scatenatale dal 2007 da «devastanti comportamenti compulsivi» ascrivibili «a possessione demoniaca». A confermare la veridicità dei "fenomeni inspiegabili" narrati dall'uomo (anche lui "fervente fedele") sono le stesse testimonianze degli altri fedeli, del parroco e di un frate cappuccino. Fenomeni di poltergeist ma anche improvvisi irrigidimenti o convulsioni corporee «che richiedono l'intervento di terze persone in funzione contenitiva», e persino contorsioni sul pavimento della chiesa. La donna, addirittura, pur essendo di esile corporatura era riuscita a sollevare con una sola mano una pesante panca ed a lanciarla contro l'altare, chiarisce il Corriere. La stessa ha subito una serie di esorcismi per sgominare il male che le riecheggiava dentro. Tutto inutile. Per di più i fenomeni inspiegabili venivano confermati anche «da un clinico medico» che aveva sottoposto la donna ad «una accurata valutazione psichiatrica», sottoponendola ai vari test scientifici per poi concludere che «la signora non risulta affetta da alcuna conclamata patologia tale da poter spiegare i fenomeni».
A fronte di ciò, i giudici meneghini sentenziano che «la separazione non può essere addebitata alla moglie perché difetta il requisito della imputabilità soggettiva di questi comportamenti» nei quali non esprime una volontà, non simun e neppure è pazza. Per cui, si legge nella sentenza
, la donna «non agisce consapevolmente», ma «altrettanto chiaramente ella è "agìta"». E «i tormenti» e gli «inspiegabili fenomeni subiti dalla signora sono la causa e non la conseguenza del suo atteggiamento di esasperata spiritualizzazione». Da qui, la separazione è stata dichiarata dai giudici in via ordinaria, senza «addebito» per alcuno dei coniugi e alla moglie andrà l'assegno di mantenimento. • Foto: 123rf.com