di Mauro Di Fresco - La Repubblica italiana ha dovuto prevenire gli abusi imprenditoriali, spesso catalizzati dalla libertà economica che si pone in antitesi con gli interessi dei lavoratori, in una contrapposizione che è inutile qui ricordare.
Per questo motivo, la costituzione ha stabilito all'art. 41 che "L'iniziativa economica privata è libera", ponendo subito dopo un limite: "Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali".
Migliaia di libri sono stati scritti per spiegare queste poche righe il cui scopo è di facile intuizione ovvero l'imprenditore è libero di organizzare al meglio la propria impresa ma ha dei limiti, non deve ledere la dignità umana dei lavoratori che costituiscono la controparte nel sistema produttivo (Corte Cost., n. 113/2004).
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Le patologie dell'art. 2103• Foto: 123rf.com