- Certificato di stato di famiglia
- A cosa serve il certificato di famiglia
- Chi rilascia il certificato di famiglia
- Stato di famiglia: costo
- Stato di famiglia autocertificazione
- Stato di famiglia storico o originario
- Stato di famiglia e certificato di residenza
- Stato di famiglia conviventi
- Lo stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio
Certificato di stato di famiglia
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Il certificato di famiglia è il documento che viene rilasciato dal proprio Comune o che può essere scaricato online, in cui vengono elencati i soggetti che fanno parte della famiglia anagrafica dei quali vengono riportati nome, cognome, data e luogo di nascita e indirizzo di residenza.
Chi fa parte dello stato di famiglia?
Da quanto appena detto occorre quindi chiarire da chi è composta la famiglia anagrafica.
Per famiglia si intende, dal punto di vista anagrafico, un insieme di persone che hanno dimora abituale nello stesso Comune, che coabitano e che sono legate da vincoli affettivi o di matrimonio, affinità, parentela, tutela o adozione, come precisato dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 30 maggio del 1989 all'articolo 4.
Ciò posto, se da un lato i figli che si sposano e che continuano a vivere insieme con i propri genitori non rappresentano una famiglia anagrafica a sé stante, dall'altro lato non è detto che delle persone che vivono nella stessa abitazione diano sempre luogo a una sola famiglia anagrafica: ci possono essere nuclei familiari distinti, infatti, in assenza di vincoli tra le persone.
A cosa serve il certificato di famiglia
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Il certificato che attesta la composizione della famiglia è utile soprattutto quando si devono adempiere determinati obblighi fiscali, per chiedere certi bonus fiscali, per calcolare i redditi ai fini ISEE, per domandare misure di sostegno per la famiglia o il mutuo per l'acquisto della casa.
Chi rilascia il certificato di famiglia
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Il certificato di famiglia come vedremo, è rilasciato dall'ufficio Anagrafe del Comune di residenza, presso lo sportello, anche se ormai quasi tutti i Comuni prevedono la possibilità di ottenere il certificato in modalità telematica.
Certificati online gratis sul portale ANPR
È infine possibile, dal 15 novembre 2021, per chi è munito di Spid, CIE o CNS, scaricare il certificato dello stato di famiglia, tra i 14 scaricabili, comodamente da casa o dal proprio ufficio, dal sito dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente, a cui hanno aderito tutti i Comuni Italiani.
Scarica gratis il certificato di stato di famiglia sul portale ANPR
Come si richiede il certificato di famiglia?
Sono due quindi le modalità con cui chiedere lo stato di famiglia. Ci si può recare allo sportello, richiederli per posta, richiederne il rilascio in modalità online oppure accedere all'Anagrafe nazionale della popolazione residente, da cui si può scaricare il certificato gratuitamente. Procedure che presentano ovviamente tempi e costi diversi. Chi poi risiede all'estero può fare domanda per il certificato a mezzo posta o rivolgendosi alle ambasciate.
Validità del certificato di famiglia
Il certificato di famiglia ha una durata limitata di sei mesi, decorsi i quali è necessario chiederne uno nuovo o prorogarne la durata con un'autocertificazione sottoscritta con la quale si attesta la veridicità dei dati in esso contenuti.
Stato di famiglia: costo
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Non vi sono costi se lo stato di famiglia è richiesto in carta semplice (tranne i pochi centesimi che i Comuni possono richiedere per le spese di segreteria), mentre in caso di richiesta in carta legale occorre portare con sé una marca da bollo da 16 euro.
Totalmente gratuiti invece i certificati che si scaricano in autonomia dal sito dell'Anagrafe nazionale della Popolazione residente.
Come ottenere lo stato di famiglia online?
Si tratta di un servizio messo a disposizione da quasi tutti i Comuni direttamente, accedendo all'apposita sezione della pagina istituzionale comunale o attraverso l'Anagrafe Nazionale della popolazione residente.
Come scaricare lo stato di famiglia con Spid
Grazie all'istituzione dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente è infatti possibile scaricare dal portale dedicato il certificato dello stato di famiglia. Per farlo è necessario cliccare sulla voce in alto a destra della homepage "Accedi ai Servizi al Cittadino" ed entrate con lo Spid in proprio possesso, con la Carta d'Identità Elettronica (CIE), rilasciata dal Comune di appartenenza o con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
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Stato di famiglia autocertificazione
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In alternativa al certificato rilasciato dal Comune, è possibile autocertificare il proprio stato di famiglia. Di altro non si tratta che di una dichiarazione con cui il cittadino attesta la composizione del nucleo familiare di cui fa parte.
Il ricorso a un modulo di autocertificazione garantisce un notevole risparmio di tempo e di denaro: le aziende private possono accettare o non accettare le autocertificazioni, mentre le amministrazioni pubbliche sono obbligate ad accettarle: ciò vale per i tribunali, per le scuole, per le regioni, per i comuni e per tutte le aziende che si occupano di servizi pubblici come le aziende del gas, le poste e così via.
Nel caso in cui una di queste realtà non accetti l'autocertificazione dello stato di famiglia, viene compiuta una violazione dei doveri di ufficio.
Stato di famiglia storico o originario
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Lo stato di famiglia storico, noto anche come stato di famiglia originario, permette di attestare la composizione originaria di un nucleo familiare: in altre parole, indica come era composta la famiglia prima che i figli si trasferissero.
La differenza rispetto al certificato di stato di famiglia ordinario è rappresentata dal fatto che non si fotografa una situazione attuale ma una situazione del passato. Può esserci bisogno di questo documento nel caso in cui, per esempio, si abbia la necessità di dimostrare quali sono gli eredi di una persona deceduta, poiché in tal modo si può risalire ai discendenti del defunto.
Per richiedere lo stato di famiglia storico è necessario rivolgersi, come sempre, allo sportello Anagrafe del Comune di riferimento: nel caso degli eredi di un defunto, bisogna andare nel Comune in cui è stata residente la famiglia del soggetto deceduto.
Stato di famiglia e certificato di residenza
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Lo stato di famiglia indica, come si è visto, non solo la composizione anagrafica, ma anche la residenza: in sostanza, in uno stato di famiglia compaiono tutte le persone che vivono allo stesso indirizzo e nello stesso immobile.
Tuttavia, per limitarsi ad attestare la residenza è sufficiente un altro documento: il certificato di residenza. Questo, senza elencare i componenti della famiglia anagrafica, si limita ad attestare qual è la dimora abituale di un certo soggetto.
Come si esce dallo stato di famiglia e residenza?
Si esce dallo stato di famiglia e di residenza quando si decide di andare a vivere in un altra casa, con altre persone. Per la legge, infatti, visto che un soggetto deve essere sempre rintracciabile, quando si verifica un cambiamento è necessario certificare il passaggio a un nuovo stato di famiglia.
Vai alla guida: Il certificato di residenza
Stato di famiglia conviventi
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In caso di convivenza, si può richiedere il certificato di stato di famiglia presso l'ufficio anagrafe del Comune di residenza: questo rappresenta il solo documento che attesta la convivenza dal punto di vista legale. D'altro canto, due persone conviventi non possono ottenere stati di famiglia differenti.
Lo stato di famiglia dopo la separazione e il divorzio
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In seguito a una separazione o a un divorzio, si verifica quella che viene definita scissione dello stato di famiglia: in pratica, un componente della famiglia - uno dei due partner - si sposta in un'altra abitazione e dà vita a un nucleo familiare differente. Per richiedere la scissione è necessario sottoscrivere una dichiarazione specifica che deve essere inviata all'ufficiale dell'anagrafe: a quel punto il Servizio Anagrafe del Comune inoltra la pratica alla Polizia Municipale, che a sua volta esegue tutti gli accertamenti del caso necessari a verificare che la variazione anagrafica sia realmente avvenuta.
Da quel momento in avanti, il coniuge separato o divorziato risulta residente a un indirizzo nuovo e non appare più nello stato di famiglia.
Nella procedura di separazione consensuale, lo stato di famiglia serve a segnalare chi è residente in un immobile. Ovviamente, non sono previsti cambiamenti per il partner che resta nella stessa abitazione di prima, così come per i figli eventualmente presenti.
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