di Marina Crisafi - Le spese sostenute dagli avvocati per la formazione professionale sono integralmente deducibili già a partire da quest'anno. Lo ricorda la commissione centrale per l'accreditamento della formazione del Consiglio Nazionale Forense, con nota del 24 luglio 2017 (sotto allegata) inviata a tutti i presidenti dei consigli dell'ordine.
La nuova disciplina della deducibilità delle spese per la formazione professionale
A seguito della definitiva approvazione della nuova legge n. 81/2017, recante "Misure per La tutela del lavoro antonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato", il c.d. Jobs Act degli autonomi, ricorda il Cnf, sono state introdotte alcune novità fiscali in materia di deducibilità delle spese di formazione professionale degli avvocati e dei professionisti.
In particolare, l'art. 9 della legge, riformulando in parte l'art. 54 del Testo Unico Imposte sui Redditi (di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917), rende "integralmente deducibili" le spese per "l'iscrizione a master e corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi" compresi i costi sostenuti per il viaggio e il soggiorno.
Il tutto però entro il tetto annuo di diecimila euro.
Avvocati, spese scaricabili da subito
A differenza del precedente regime, vigente fino al 2016, che prevedeva la possibilità di scaricare le spese solo parzialmente, e più precisamente nella misura del 50%, la nuova legge, rende coerente, scrive il Consiglio "la nuova disciplina fiscale con gli obblighi formativi imposti dalla legge professionale forense".
Tale regime è già in vigore ed esplica i suoi effetti (salvo incompatibilità specifiche), a partire dall'anno di imposta 2017.
Cnf, "un'importante opportunità per mantenere elevata la qualità delle prestazioni professionali"
Plauso dunque alla novità da parte del Consiglio, per il quale "si tratta di un importante risultato e di una opportunità - che - potrà costituire uno stimolo per continuare ad operare con la consueta tenacia al fine di mantenere elevata la qualità delle prestazioni professionali".
Nota Cnf 24 luglio 2017
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