di Marina Crisafi - Lo Stato risarcirà le vittime di reati violenti a prescindere dal reddito. Lo prevede l'emendamento a prima firma Marina Sereni alla legge Europea 2017, approvata dalla Camera nei giiorni scorsi e ora al Senato per il sì definitivo.
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Vittime reati violenti: Sereni, sanata un'ingiustizia
Con l'approvazione dell'emendamento alla Legge Europea 2017, "frutto di un lavoro di squadra con il governo e i colleghi Pd di Camera e Senato, si sana un'ingiustizia che vedeva le vittime di reati violenti o gli eredi espropriati di qualsiasi indennizzo a carico dello Stato nel caso avessero avuto un reddito pari o superiore a 11.528 euro" annunciano la vicepresidente della Camera Marina Sereni e il senatore del Pd Gianluca Rossi.
Il caso David Raggi
Una norma "assurda" in cui era incappata, tra gli altri, anche "la famiglia di David Raggi, il ragazzo ternano ucciso due anni fa da un giovane marocchino ubriaco davanti ad un locale a Terni" ricordano i parlamentari e che aveva fatto sì che "su un numero totale di vittime di delitti intenzionali pari a 10.623, gli indennizzi erano stati appena 320" (dati al 2012).
Per questo nelle settimane scorse, hanno proseguito i due democrat, "abbiamo interloquito con l'Unavi (Unione nazionale vittime) per cercare di dare una risposta dignitosa al dolore e allo sconcerto di tante persone e famiglie in Italia".
L'intento è stato quello di "rendere esigibile un diritto a persone violentate, pestate, uccise da criminali non identificati, non punibili o impossibilitati a risarcire - spiegano ancora la vicepresidente e il senatore - D'altro canto, proprio lo scorso anno il nostro Paese aveva recepito la direttiva 2004/80/CE con la legge 122 che riconosce l' accesso all'indennizzo
'equo e adeguato al pregiudizio sofferto' indipendentemente dal luogo dell'Unione Europea in sui il reato è stato commesso. L'emendamento approvato consente dunque al nostro Paese di essere più coerentemente in linea con la normativa comunitaria".Le risorse stanziate
Per il 2017 vengono, quindi, stanziati finanziamenti aggiuntivi per 12,8 milioni di euro e 31,4 milioni per il 2018 che, "seppure non potranno mai riportare in vita o cancellare i segni in chi ha subìto violenza - concludono Sereni e Rossi - mostrano la volontà dello Stato di essere loro vicino e cancellano un pregiudizio oggettivo sulle vittime o sui loro parenti".