di Marina Crisafi - Entra in vigore oggi di ferragosto la riforma della magistratura onoraria approvata nei giorni scorsi dal Parlamento.
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La riforma organica provvede a definire lo status del "giudice onorario di pace" e più in generale ad introdurre uno statuto unico della magistratura onoraria, disciplinando conferimento degli incarichi, tirocini, incompatibilità, indennità e durata.
Ma soprattutto il decreto legislativo n. 116/2017 (sotto allegato), amplia notevolmente le competenze dei giudici onorari (oggetto delle incessanti polemiche dell'intera categoria) e detta una disciplina transitoria per i giudici già in servizio e i procedimenti già assegnati.
Ecco, in breve, le novità della riforma:
Incarichi di durata temporanea
La riforma detta una disciplina omogenea relativamente alle modalità di conferimento dell'incarico ai magistrati onorari, ribadendo la durata temporanea limitata degli stessi che, una volta a regime, non potrà superare i due quadrienni, con necessità di conferma dopo il primo.
Giudici di pace: le nuove competenze
Un capo intero del decreto (il decimo) è dedicato all'ampliamento delle competenze dell'ufficio del giudice di pace, con espressa delega di nuove competenze in materia civile, che si aggiungono a quelle già rientranti nella loro giurisdizione o ne ampliano il valore. Tra queste rilevano le cause riguardanti: beni mobili di valore non superiore a 30mila euro; pagamento a qualsiasi titolo di somme di denaro di importo sino a 50mila euro; risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli o natanti di valore non superiore a 50mila euro; le liti in materia di condominio; pignoramenti mobiliari; usucapione di beni immobili e di diritti reali immobiliari di valore non superiore a 30mila euro; espropriazione forzata di cose mobili (ecc.).
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La decorrenza della riforma dei giudici onorari
La riforma entra in vigore oggi, ma una timeline diversa è fissata per l'aumento delle competenze che in ogni caso si avrà a partire dal 31 ottobre 2021, "cioè da quando i nuovi giudici onorari immessi secondo le disposizioni del presente decreto avranno terminato la fase formativa, comprendente il tirocinio e il primo biennio all'interno dell'ufficio per il processo".
Inoltre, nel testo di legge, è previsto uno "specifico regime transitorio per i magistrati onorari in servizio alla data della riforma e per i procedimenti civili e penali assegnati e assegnabili ai giudici onorari di pace in servizio alla data di entrata in vigore del decreto".
D.lgs. n. 116/2017, riforma giudici di pace
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