L'Autorità ha pubblicato un'infografica con le regole da rispettare e le difese da eventuali violazioni da parte di chi utilizza i droni

di Gabriella Lax - Volano sulle nostre teste e, più di una volta, danno la sensazione di voler entrare nelle nostre vite. Usati per riprese di film e documentari e ancora per feste o matrimoni i droni, da apparecchi sconosciuti e destinati ai pochi che potevano permetterseli, sono diventati uno strumento tecnologico a portata di tutti. Tuttavia, proprio per il potenziale che hanno di entrare e curiosare nella vita delle persone è necessario una sorta di galateo per chi li utilizza. Ci pensa il garante della privacy a mettere i puntini sulle "i" pubblicando un'infografica (disponibile qui sul sito garanteprivacy.it) con le regole da rispettare e su come difendersi da eventuali violazioni.

Il garante della privacy sui droni

La prima raccomandazione che fa il garante è naturalmente quella di "rispettare la privacy degli altri e informare bene sulle regole previste dall'Enac per far volare i sistemi aeromobili a pilotaggio remoto".

Droni, limiti e obblighi per le riprese

Il garante raccomanda di evitare di invadere spazi personali e intimità delle persone, nel momento in cui si fanno volare i droni in luoghi pubblici. In questo caso, la diffusione delle riprese può avvenire se c'è il consenso delle persone riprese, a meno che non si tratti di libera manifestazione del pensiero come nel caso del lavoro giornalistico. Negli altri casi, se non è possibile avere il consenso, le immagini potranno essere diffuse solo se i soggetti ripresi non sono riconoscibili, o perché ripresi da lontano o dopo aver oscurato i volti tramite specifici software. Bisogna fare attenzione a non diffondere immagini che contengano dati personali.

Sempre da evitare le riprese in luoghi privati per non incorrere in sanzioni penali.

La raccomandazione è utilizzare i droni "senza invadere la sfera personale degli altri, magari comunicando preventivamente le proprie intenzioni". Inoltre è bene che il pilota del drone "sia sempre ben visibile, così da non suscitare sospetti o allarme negli altri".

Coi droni, inoltre, non si possono captare volontariamente conversazioni altrui. I frammenti di conversazioni registrati in modo accidentale possono essere usati solo se non rendono riconoscibile il contesto ossia il contenuto dei discorsi e delle persone coinvolte.

Droni, come tutelare la privacy

In effetti, se è possibile individuare e riconoscere il pilota del drone sarà possibile chiedergli le informazioni su come intenda usare le riprese e, in caso, negare il consenso al trattamento dei dati raccolti. In caso di violazione della privacy ci si potrà rivolgere al garante per la protezione dei dati personali o direttamente all'autorità giudiziaria.

In base al nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali, come tutti i dispositivi elettronici, i droni devono rispettare i principi di privacy by design e privacy by default, ossia devono essere costruiti e configurati per raccogliere meno dati possibili.


Foto: 123rf.com
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