di Lucia Izzo - Una nuova "rottamazione" delle cartelle fiscali per il 2018 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri, assieme a una serie di misure ulteriori (risorse per le piccole e medie imprese, rifinanziamento di missioni militari ecc.) previste dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio (per approfondimenti: Dl fisco approvato: dal 2018 nuova rottamazione cartelle).
Non solo sarà possibile per i contribuenti che non avevano completato gli adempimenti della precedente rottamazione mettersi in regola, ma sarà introdotta anche una rottamazione "bis" delle cartelle che abbraccerà i ruoli del 2017, mentre la precedente definizione agevolata, introdotta con il D.L. 193/2016, comprendeva i carichi fino al 31 dicembre 2016.
Come funziona la "rottamazione bis"
Con le nuove disposizioni si amplia il raggio d'azione della definizione agevolata che potrà essere applicata anche ai carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017.
Per aderire, il contribuente dovrà presentare domanda entro il 15 maggio 2018 e procedere al pagamento delle somme dovute in un numero massimo di cinque rate di pari importo.
Il versamento delle rate dovrà avvenire nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.
Riammissione alla rottamazione
Il provvedimento, inoltre, introduce una misura volta a riammettere alla rottamazione, senza ulteriori addebbiti, i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non avevano potuto effettuare i versamenti.
Per la riammissione, il debitore dovrà effettuare entro il 30 novembre 2017 il pagamento delle rate della definizione agevolata dei carichi scadute a luglio e a settembre 2017
Infine, ai debitori non in regola con il pagamento delle rate (in scadenza al 31 dicembre 2016) che si erano visti per tali ragioni respingere le istanze, verrà ugualmente concessa la possibilità di accedere alla definizione agevolata dei carichi.
Tale facoltà potrà essere esercitata presentando istanza entro il 31 dicembre 2017 all'agente della riscossione. Inoltre, i contribuenti interessati dovranno provvedere al versamento, entro il 31 maggio 2018, delle rate non corrisposte dei piani di dilazione altrimenti, se tale versamento viene omesso, l'istanza sarà dichiarata improcedibile.
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