di Lucia Izzo - Il fisco conosce il valore delle abitazioni dei contribuenti, ma questi dati, in realtà, sono a portata di tutti.
Il merito è di OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare predisposto dall'Agenzia delle Entrate che rende disponibili per la consultazione telematica le quotazioni immobiliari di vendita e canoni di locazione su base semestrale per ogni delimitata zona territoriale omogenea (Zona OMI) di ciascun comune italiano.
In particolare si possono individuare i valori di mercato e locazione (un intervallo minimo/massimo) per unità di superficie in euro al mq, in base a tipologia immobiliare e stato di conservazione. Si tratta di una vastità di dati numerici aggiornati ogni sei mesi che, avverte l'Agenzia, nonostante la loro affidabilità, non possono comunque intendersi sostitutive della stima puntuale effettuata da un tecnico professionista.
Come usare OMI per scoprire il valore del proprio immobile
Tuttavia, è indubbio come tale strumento rappresenti un ausilio prezioso per tutti gli interessati potendo, ad esempio, servire da base per le perizie o fornire indicazioni di massima a chi intende acquistare o vendere casa.
Le consultazioni immobiliari potranno essere effettuate in base a semestri, Provincia, Comune, zona OMI e destinazione d'uso, utilizzando o la tradizionale ricerca testuale, oppure la ricerca su mappa tramite il servizio di navigazione territoriale GEOPOI.
Gli immobili sono suddivisi per zone omogenee e, per la consultazione della relativa quotazione ne andrà indicata la destinazione (residenziale, commerciale, produttiva, terziaria): tra i dati disponibili rilevano il prezzo a metro quadrato per le vendite e il canone a metro quadrato al mese per le locazioni.
La ricerca per la quotazione di un singolo edificio in Italia potrà essere effettuata senza alcuna registrazione; nel caso in cui, invece, si desidera richiedere la fornitura delle quotazioni OMI per l'intero territorio nazionale, una specifica area territoriale, una regione, una provincia o un comune, il download sarà comunque gratuito, ma il contribuente dovrà accedere al servizio tramite lo Spid o la password personale rilasciata dall'Agenzia delle Entrate.
Una disciplina particolare, invece, è dettata per la consultazione delle informazioni sui valori immobiliari contenute nella Banca Dati OMI circa i periodi antecedenti al 1° semestre 2016: per la fornitura di tali dati, disponibili a partire dal 2° semestre 2002, sarà necessario versare un corrispettivo, eccetto che per i CTU, Pubbliche Amministrazioni, Comuni e studenti universitari e dottorandi per finalità di studio e ricerca.