Dal mese di aprile le visite fiscali per i lavoratori in malattia saranno digitalizzate a tutela della privacy

di Gabriella Lax - Le visite fiscali dal prossimo aprile saranno digitalizzate a tutela della privacy del paziente. Prepotente è la necessità della riservatezza nel trattamento di tali dati ritenuti sensibili secondo la normativa vigente a tutela della privacy. Ad accendere i riflettori su questo tema, è stata la recente sentenza della Cassazione n. 2367/2018, che si è occupata del ricorso di un dipendente nei confronti di un medico fiscale Asl che lo aveva sottoposto ad accertamento sanitario.

Visite fiscali, la sentenza della Cassazione

Il punto di partenza verso la digitalizzazione sembra essere, dunque, la sentenza con la quale la Suprema corte ha rigettato la richiesta di un dipendente per il risarcimento per danni morali contro il medico fiscale che, visitandolo, avrebbe annotato nel verbale di visita, consegnato al datore di lavoro, la prenotazione per un accertamento clinico dallo psichiatra.

La stessa annotazione sarebbe stata divulgata dal datore di lavoro all'interno dell'ufficio suscitando scherno da parte dei colleghi e la preoccupazione dei familiari, provocando disagio emotivo e stress al dipendente.

Per la Corte, nel caso di specie, la responsabilità va attribuita non al medico dell'Asl, ma al datore di lavoro, responsabile di aver diffuso la notizia nonostante fosse un dato sensibile, dunque soggetto alla legge sulla privacy.

Il comportamento del medico dell'Asl resta da biasimare e la Corte ha richiesto all'Istituto nazionale di previdenza la modifica della procedura per evitare simili violazioni della privacy dei dipendenti soggetti a visita fiscale. Da qui la necessità di rivedere le modalità con cui vengono compilati i referti medici.

Visite fiscali, come funziona oggi

Già dal 2012, nell'ambito della digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, l'Inps ha sostituito la procedura cartacea con il verbale telematico. In sostanza, spiega il consigliere regionale per il Piemonte Anmefi (Associazione Nazionale Medici Fiscali), Maria Parisi, il medico fiscale riceve le visite di controllo domiciliare sul netbook fornito dall'Inps (tramite l'intranet) e una volta al domicilio del paziente, effettuato l'esame, stampa una copia completa del verbale che viene sottoscritto dal medico stesso e dal paziente. Un'altra copia, comprensiva soltanto dei dati anagrafici, della prognosi indicata nel certificato di malattia e della valutazione medico legale, viene stampata, sottoscritta come la precedente e consegnata al lavoratore. Il sanitario trasmette il verbale al centro medico legale dell'Inps e da qui viene inoltrato al datore di lavoro esclusivamente il giudizio medico legale riguardante l'idoneità o l'incapacità lavorativa del dipendente. La diagnosi infatti è riportata soltanto nel verbale per l'INPS. Una volta inviate le visite svolte, l'unica traccia che rimane di esse nel netbook è il numero di referto, privo di dati anagrafici, nell'elenco delle visite trasmesse. La copia cartacea firmata viene consegnata manualmente nella sede dell'Istituto pertinente.

Visite fiscali addio cartaceo

Ora, in virtù di quanto avvenuto di recenti eventi, anche tale procedura è in corso di modifica. Come rende noto la Parisi, proprio in questi giorni l'Inps sta completando la distribuzione ai medici fiscali di un tablet con firma digitale in sostituzione del netbook. L'innovazione "riguarda sia il verbale, che non viene più stampato, ma è visibile dal paziente nel sito dell'Inps, sia l'invio delle visite effettuate. La trasmissione non è più onere del sanitario, in quanto avviene direttamente non appena il sistema operativo del tablet ha campo libero" scrive la Parisi.

Al paziente viene rilasciata una ricevuta con i dati anagrafici, la prognosi del medico (che ha rilasciato il certificato) e la valutazione medico legale, con l'abolizione totale del verbale cartaceo.
Restano invariate le modalità di comunicazione dell'esito della visita al datore di lavoro (nonchè i dati riportati), senza alcun riferimento a diagnosi, terapia, accertamenti clinici o strumentali.

La digitalizzazione del controllo dovrebbe essere completata già da aprile.


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