di Valeria Zeppilli - La rete infrastrutturale italiana sarà presto adeguata ai nuovi servizi smart e ai veicoli automatici e, presumibilmente, l'indicatore della sicurezza stradale ruberà finalmente la scena all'ormai "obsoleto" indicatore del limite di velocità.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, qualche giorno fa, ha infatti firmato il decreto ministeriale attuativo dell'articolo 1, comma 72, della legge di bilancio 2018 (cd. decreto Smart Road qui sotto allegato), autorizzando così le soluzioni tecnologiche necessarie per il predetto adeguamento.
Decreto Smart Road: finalità
Il fine del decreto è quello di trasformare in maniera graduale la rete stradale in digitale, permettendo il dialogo della stessa con i veicoli di nuova generazione, di ridurre il numero di incidenti e di migliorare e rendere più snello il traffico.
Hotspot wi-fi e rilevazione meteo tra le novità
Nel perseguire tale scopo, il MIT ha previsto la sperimentazione di una serie di rilevanti interventi, che vanno dalla presenza di hot-spot wi-fi in almeno tutte le aree di servizio e di parcheggio per permettere ai device degli automobilisti di connettersi, alla copertura di servizi di connessione di routing verso la rete di comunicazione dati (che dovrà essere ad elevato bit-rate).
Inoltre, il decreto contempla l'introduzione di un sistema di rilevazione del traffico e delle condizioni meteo idoneo a fornire delle previsioni a medio-breve termine e delle stime a termine più lungo e di fornire, così, importanti informazioni di viaggio agli utenti della strada.
Tempistiche
In merito alle tempistiche, entro il 2025 è prevista la realizzazione dei predetti interventi sulle infrastrutture che appartengono alla rete TEN-T e su tutte le autostrade.
Il 2030 è fissato come termine per l'attivazione di ulteriori servizi, per la deviazione dei flussi in caso di incidenti o altri blocchi gravi, per evitare o risolvere le congestioni del traffico, per suggerire agli automobilisti traiettorie e corsie, per gestire i parcheggi, i rifornimenti e gli accessi.
Tutti i servizi si estenderanno progressivamente a tutta la rete del Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), con immediata realizzazione nelle nuove infrastrutture o in quelle potenziate o innovate e con costi a carico del concessionario dell'infrastruttura o del suo gestore.
Veicoli a guida automatica
Con il cd. decreto Smart Road, infine, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha posto le basi per l'autorizzazione della sperimentazione su strada dei veicoli a guida automatica, individuando i soggetti legittimati a chiedere tale autorizzazione, l'istruttoria richiesta per il suo rilascio e le modalità con le quali questo avviene, i controlli cui soggiace la sperimentazione e che ne garantiscono l'assoluta sicurezza.
Si ringrazia l'Arch. Armando L. Palma per la cortese segnalazione
DM Smart Road• Foto: 123rf.com