La giurisprudenza conferma l'annullamento delle sanzioni ove le colonnine non siano equipaggiate per pagamenti con bancomat, salvo oggettiva impossibilità tecnica

di Lucia Izzo - È dal 1° luglio 2016 che i Comuni italiani sono obbligati ad abilitare i pagamenti elettronici sui dispostovi di controllo della durata della sosta a pagamento.


Lo ha deciso la Legge di Stabilità 2016 che ha esteso anche al parchimetro la necessità di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito, salvo "oggettiva impossibilità tecnica".


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Nonostante molte amministrazioni si siano messe all'opera per adeguare le colonnine alla nuova normativa, non sempre ciò è avvenuto tempestivamente; pertanto, gli automobilisti che si sono visti elevare sanzioni hanno fatto ricorso sottolineando di non aver potuto pagare il ticket alle postazioni non equipaggiate per accettare pagamenti con carte.


Strisce blu e parchimetri: un'altra conferma

Una recente conferma sul punto è giunta dal Giudice di Pace di Lodi che ha annullato la sanzione elevata per mancato pagamento del ticket di sosta a un avvocato. Questi aveva impugnato la multa, pari a 51 euro, sottolineando come il dispositivo accettasse solo monete e non carte e bancomat come previsto dalla Legge di Stabilità.


Dopo che il verbale impugnato era stato rispedito al mittente dalla Prefettura, diverso e vittorioso è stato l'esito dell'impugnazione innanzi al Giudice di Pace che ha provveduto a cancellare la sanzione, nel frattempo raddoppiata a 103 euro, e ha imposto alla Prefettura di restituire all'avvocato ricorrente i soldi spesi in diritti amministrativi per l'istruzione del ricorso.

Strisce blu e parchimetri senza bancomat: la giurisprudenza

La sentenza si inserisce nel solco di altre pronunce che avevano in precedenza dato ragione a molti degli automobilisti multati per aver parcheggiato sulle strisce blu e che avevano lamentato di non aver potuto acquistare il tagliando a causa delle colonnine obsolete che imponevano il pagamento in moneta.

La sentenza "pilota" è stata quella del Giudice di Pace di Fondi del 21 febbraio 2017 che ha accolto il ricorso presentato da un automobilista multato per aver parcheggiato la propria vettura sulle strisce blu (leggi: Parchimetro senza bancomat? Il parcheggio è gratis: ora c'è la sentenza "pilota").


Ciononostante, questi aveva evidenziato come non era riuscito a pagare il tagliandino non avendo monete con sé e non essendo la colonnina equipaggiata per i pagamenti con bancomat o carte.

Il magistrato, dando ragione al ricorrente aveva affermato che gli automobilisti, in mancanza dei dispositivi attrezzati col bancomat, avrebbero potuto "ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati" allorquando avessero dimostrato di non aver potuto adempiere con le monete all'obbligo di pagamento.

Anche il giudice di Pace di Firenze ha poi dato ragione all'avvocato, difensore di se stesso, sanzionato per non mancanza del ticket sul cruscotto dell'autovettura parcheggiata sulle strisce blu nei pressi del proprio studio (leggi: Strisce blu: senza bancomat sosta gratis, un'altra conferma da Firenze).

Nel caso di specie, il Comune avrebbe potuto difendersi dimostrando la sussistenza di un'impossibilità tecnica, circostanza che, secondo la legge di Stabilità, giustifica l'inadempimento dell'obbligo di accettare il pagamento attraverso carte.

Non essendovi stata alcuna dimostrazione di una impossibilità tecnica tale da impedire agli utenti di effettuare il pagamento della sosta attraverso carte di credito, come prescritto dalla legge, il magistrato ha accolto il ricorso dell'automobilista e, per l'effetto, annullato la multa a suo carico.

Leggi anche: Strisce blu: quando la multa è illegittima


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