I racconti giuridici di nonna Norma e nonno MassiMario ovvero le sentenze raccontate a un bambino. In questa puntata il reato di maltrattamenti
Nella puntata di oggi della rubrica "I racconti giuridici di nonna Norma e nonno MassiMario, due anziani avvocati ancora in attività che cercano di insegnare il diritto al nipotino Cavillo, attraverso brevi racconti narrati come favole, nonno Massimario illustrerà al bambino l'orientamento della Cassazione sul reato di maltrattamenti. Nello specifico in una recente decisione, la Suprema Corte ha affermato che non integra il reato di maltrattamenti infliggere umiliazioni al coniuge se le molestie non sono continue (cfr. Cass. n. 27088/2017).
La questione è arrivata in Cassazione e i giudici della Suprema Corte sostanzialmente hanno ritenuto che non può configurarsi il suddetto reato se manca la "vessazione continua" nei confronti della persona offesa. Dunque, dalla narrazione della storia era emerso che non ci fosse stata una " predominanza di un partner sull'altro" perché la moglie dopo la separazione, chiesta dal marito, tornò a vivere con lui a Genova e poi in seguito tornò a vivere a Bologna, in un monolocale acquistato dai suoi genitori. "
CAVILLO: "Che significa nonno " vessazione"?
Nonno MassiMARIO: "Per vessazione si intende un maltrattamento".
CAVILLO: "Ah ecco ho capito e che accuse faceva al marito?"
NONNO MassiMARIO: "Aveva raccontato di aver subito delle percosse, ingiurie, degli atteggiamenti umilianti da parte del marito.
Ma,come ti ho detto, dopo la separazione era ritornata a vivere con lui e dopo essersi trasferita a Bologna aveva,comunque continuato a cercarlo, a fargli regali, a portargli regali e cibo per convincerlo a ritornare con lei ma lui non voleva più.
Quindi, secondo la Cassazione questo atteggiamento conciliativo ha interrotto la continuita' delle presunte vessazioni"; i maltrattamenti devono essere tali da costituire un disagio continuo nella persona maltrattata al punto tale da essere incompatibile con le normali condizioni di vita".
CAVILLO: "Grazie nonnino allora adesso vado a prepararmi cosi dopo usciamo e mi compri un libro".
NONNO MassiMARIO: "Certo tesoro. A dopo."
Buona lettura!
Non si configura il reato di maltrattamenti se le vessazioni non sono continue
CAVILLO: "Ciao NONNO MassiMARIO lo sai che oggi a scuola ho preso 10?"
NONNO MassiMARIO:"Bravo il mio piccino. Allora dopo usciamo e ti compero un bel libro, nel frattempo ti racconto una storiella giuridica. "
CAVILLO: "Si, si va bene."
NONNO MassiMARIO: "Allora in questa storia un uomo era stato accusato dalla moglie del reato di maltrattamenti in famiglia
La questione è arrivata in Cassazione e i giudici della Suprema Corte sostanzialmente hanno ritenuto che non può configurarsi il suddetto reato se manca la "vessazione continua" nei confronti della persona offesa. Dunque, dalla narrazione della storia era emerso che non ci fosse stata una " predominanza di un partner sull'altro" perché la moglie dopo la separazione, chiesta dal marito, tornò a vivere con lui a Genova e poi in seguito tornò a vivere a Bologna, in un monolocale acquistato dai suoi genitori. "
CAVILLO: "Che significa nonno " vessazione"?
Nonno MassiMARIO: "Per vessazione si intende un maltrattamento".
CAVILLO: "Ah ecco ho capito e che accuse faceva al marito?"
NONNO MassiMARIO: "Aveva raccontato di aver subito delle percosse, ingiurie, degli atteggiamenti umilianti da parte del marito.
Ma,come ti ho detto, dopo la separazione era ritornata a vivere con lui e dopo essersi trasferita a Bologna aveva,comunque continuato a cercarlo, a fargli regali, a portargli regali e cibo per convincerlo a ritornare con lei ma lui non voleva più.
Quindi, secondo la Cassazione questo atteggiamento conciliativo ha interrotto la continuita' delle presunte vessazioni"; i maltrattamenti devono essere tali da costituire un disagio continuo nella persona maltrattata al punto tale da essere incompatibile con le normali condizioni di vita".
CAVILLO: "Grazie nonnino allora adesso vado a prepararmi cosi dopo usciamo e mi compri un libro".
NONNO MassiMARIO: "Certo tesoro. A dopo."
Leggi anche Niente maltrattamenti per chi umilia la moglie se le molestie non sono continue
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