Parliamo di un caso dove il titolare era stato indagato per false informazioni al pubblico ministero.
Il fatto
Nella vicenda decisa dal Tar Salerno (con la sentenza n. 785/2018), l'interessato riceve il decreto del Questore di revoca della licenza di porto di fucile per l'esercizio dello sport del tiro a volo.
L'Autorità infatti dice che il ricorrente risulta indagato per il reato di cui all'art. 371 c.p.; inoltre è coinvolto in un'accesa controversia con parti sociali rappresentanti di lavoratori.
La soluzione del Tar
Semplice e lineare, favorevole per il ricorrente.
Il concetto di fondo è questo: la discrezionalità dell'amministrazione, pur vasta, non può trasformarsi in arbitrio.
Per essere mantenuta all'interno di questo perimetro la discrezionalità va esercitata sulla base di un'adeguata istruttoria.
Cosa che non si è verificata nel caso esaminato, dal momento che non emerge nessuna plausibile spiegazione sul come e perché un'ipotesi di reato come quella descritta possa direttamente o indirettamente incidere sull'affidabilità della persona interessata.
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