di Gabriella Lax - Nell'immaginario collettivo, merito anche di film e di libri, la suola rossa di Christian Louboutin è diventato uno dei marchi distintivi per eccellenza della moda. A corroborare questa convinzione arriva l'importante decisione della Corte di giustizia europea del 12 giugno scorso, relativa al procedimento C-163/16, secondo la quale la distintività del marchio Louboutin «non riguarda una forma specifica in sé delle calzature, ma l'associazione al colore rosso, ovvero il Pantone 18 1663TP».
A Louboutin l'esclusività della "suola rossa" in Europa
La Corte (Grande sezione) dichiara che «un segno consistente in un colore applicato sulla suola di una scarpa con tacco alto, come quello oggetto del procedimento principale, non è costituito esclusivamente dalla "forma"». In soldoni cosa significa? Louboutin non è proprietario della forma che dà alle sue scarpe, bensì del rosso applicato alla suola delle sue calzature, segno identificativo della maison.
Quindi, il marchio della Maison di scarpe Louboutin può essere registrato in quanto non è costituito "esclusivamente dalla forma" (ai sensi di quanto stabilito nell'articolo 3, paragrafo 1, lettera e, iii, della direttiva 2008/95 sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa), ma dal colore rosso che ne contraddistingue la suola.
La vicenda aveva avuto origine dall'azione di contraffazione presentata da Louboutin contro la società olandese Van Haren, responsabile di aver venduto scarpe da donna con tacco alto e suola rossa. La sentenza ha evidenziato che il marchio Louboutin è di posizione, in quanto da descrizione sta "nel colore rosso (Pantone 18-1663TP) applicato alla suola di una scarpa come rappresentata (il contorno della scarpa non fa parte del marchio ma ha lo scopo di evidenziare la posizione del marchio)".
La sentenza riconosce la vittoria di Louboutin
In una nota stampa, la Maison «accoglie caldamente con favore questa sentenza- poiché le produzioni Louboutin - si distinguono per la loro originalità, la scelta dei materiali, usati e la qualità della loro creazione». E' un dato di fatto che «per 26 anni la suola rossa ha consentito al pubblico di attribuire l'origine della scarpa al suo creatore, Christian Louboutin». Secondo Louboutin, la decisione «ha confermato che il regime legale che governa i marchi di forma non si applica al marchio della suola rossa di Christian Louboutin» che costituisce «un marchio di posizione, come ha sostenuto la Maison per molti anni».
La palla adesso passa alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja che potrebbe confermare la validità del marchio della suola rossa. Non è la prima sentenza che dà ragione a Laboutin. Già la pelletteria Kesslord è stata condannata a pagare 7.500 euro al designer francese e alla sua società. Anche un'altra decisione della Corte di giustizia degli Usa nel 2012 aveva avuto come oggetto il marchio francese: in quel caso sotto processo era stato il marchio Yves Saint Laurent. In quell'occasione si era stabilito che le suole rosse potevano essere depositate come marchio, «a meno che il resto della scarpa non sia dello stesso colore».
Corte di giustizia Ue, sentenza Louboutin• Foto: http://eu.christianlouboutin.com/it_en/shop/women/pigalle-plato-patent-1.html