di Valeria Zeppilli - Nonostante siano passati oltre tre anni dalla storica sentenza della Corte costituzionale numero 113/2015, che ha sancito la necessità che tutte le apparecchiature utilizzate per accertare le violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura, ancora oggi sono tantissime le sanzioni comminate utilizzando sistemi inadeguati.
Di recente, l'ennesimo annullamento di un verbale per assenza di regolari controlli e di procedura di taratura delle apparecchiature di rilevazione elettronica della velocità è stato decretato dal Giudice di Pace di Poggio Mirteto che, con la sentenza numero 168/2018 qui sotto allegata, ha accolto il ricorso di un automobilista assistito dalla Globoconsumatori Onlus.
La vicenda
Le obiezioni sollevate dal ricorrente rispetto alla sanzione che gli era stata comminata riguardavano proprio la mancata taratura dell'apparecchiatura di rilevamento.
In effetti, in giudizio il giudice ha accertato che il verbale, nel descrivere l'infrazione, indicava solamente che il sistema di misura della velocità SICVE utilizzato era stato omologato con decreto numero 3999 del 24 dicembre 2004 mentre non specificava nulla circa le verifiche di funzionalità.
Il verbale, quindi, è stato annullato "perché ingiusto".
Si ringrazia la Globoconsumatori Onlus per la cortese segnalazione
Giudice di Pace di Poggio Mirteto testo sentenza numero 168/2018• Foto: 123rf.com