di Gabriella Lax - Sono più 281mila le firme raccolte dalle mamme dei bambini immunodepressi. Dopo essere partita dal Piemonte, sarà spedita oggi in Parlamento la petizione online contro il cosiddetto obbligo vaccinale flessibile. Una raccolta di sottoscrizioni indirizzate ai parlamentari «per evitare che le novità annunciate dal ministro Giulia Grillo entrino a far parte del Milleproroghe decretando di fatto l'impossibilità per i nostri bambini di frequentare la scuola».
Vaccini, quasi 300mile firme contro l'obbligo flessibile
L'obbligo vaccinale flessibile, secondo le intenzioni del ministro Grillo prevede misure flessibili di obbligo sui territori per i vaccini. Dunque anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche.
La petizione è partita da Roberta Amatelli, mamma di una bambina di tre anni che, dopo un trapianto di fegato a 8 mesi, è immunodepressa e non può essere vaccinata. Nel caso in cui dovesse contrarre una malattia infettiva, rischierebbe gravissime conseguenze.
In pratica però le attività relative all'obbligo vaccinale flessibile, al momento, non sono ancora state inserite in alcun provvedimento legislativo, resterebbe dunque in vigore la legge Lorenzin, col correttivo della circolare del ministro Grillo.
Vaccini obbligatori, il Miur sulle autocertificazioni false
Intanto sul fronte documentazione, il Miur rassicura: saranno sempre e solo i genitori gli unici responsabili per le autocertificazioni false dei vaccini. E' stato il ministro Marco Bussetti, qualche giorno fa, nel corso di un incontro con le organizzazioni dei sindacati in rappresentanza dei dirigenti scolastici a ribadire, come precisa un comunicato del ministero, che «eventuali responsabilità connesse ad autocertificazioni non veritiere ricadono esclusivamente sugli autori delle stesse e non sulla dirigenza scolastica». Dopo il caso della donna che su Facebook
si era vantata di aver falsificato l'autocertificazione della vaccinazione del figlio, erano insorti i dirigenti scolastici. Per loro sarebbe sempre stata valida la legge Lorenzin, dunque alla riapertura delle scuole a settembre avrebbero fatto entrare solo chi ha presentato il certificato. In barba alla circolare del nuovo ministro Grillo del 5 luglio, secondo la quale, al posto della documentazione rilasciata dalle aziende sanitarie locali sarebbe bastata un'autocertificazione firmata dai genitori per entrare a scuola. Cercando di sedare gli animi, la nota del Miur precisa che «L'incontro si è svolto in un clima di reciproca collaborazione e ha rappresentato il primo di una serie di confronti tecnici che ci saranno a partire dalla prossima settimana, sia per garantire il regolare avvio dell'anno scolastico, sia per affrontare i temi più generali e specifici del mondo della scuola».
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