La legge e la circolare INPS n. 100/2017 sanciscono l'incompatibilità tra Ape Social e pensione di reversibilità del coniuge defunto
Domanda: Ape Social e reversibilità sono compatibili?


Risposta: Che cosa succede al coniuge in caso di morte del titolare dell'Ape Social? Continua a percepire l'indennità e la pensione di reversibilità o le due misure sono incompatibili? Facciamo chiarezza:

Ape Social

L'Ape Social è un anticipo pensionistico agevolato per determinate fasce di lavoratori che si trovano in una situazione di particolare difficoltà:

  • ex-cassintegrati,
  • disoccupati,
  • familiari di soggetti invalidi
  • e lavoratori che svolgono mansioni gravose.

Questa misura permette di andare in pensione a 63 anni senza sostenere alcun costo.

Come precisato dal sito dell'INPS "essa è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato o conseguito anticipatamente rispetto all'età per la vecchiaia."

Cosa succede se muore il titolare dell'Ape Social

Come precisato dalla circolare n. 100 del 2017 INPS (sotto allegata) l'Ape Social "cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti."

Va da sé quindi che, in caso di decesso del titolare dell'Ape Social, al coniuge non spetterà la reversibilità di questa misura sociale, bensì la pensione di reversibilità, nel momento in cui scatta il diritto alla pensione o la pensione indiretta se il titolare dell'Ape Social viene meno durante la percezione di questa indennità e prima del raggiungimento della pensione in quanto ancora lavoratore.

Circolare numero 100 del 16-06-2017
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