Avv. Francesca Servadei - Le Sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione sono state chiamate a rispondere al seguente quesito: se, in tema di disciplina dell'immigrazione, le fattispecie disciplinate dall'art. 12, comma 3, D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286, costituiscano circostanze aggravanti del delitto di cui all'art. 12, comma 1, del medesimo decreto legislativo, ovvero figure autonome di reato; se in quest'ultimo caso, tali figure integrino un reato di pericolo ovvero a consumazione anticipata, che si perfeziona per il solo fatto di compiere atti diretti a procurare l'ingresso dello straniero nel territorio dello Stato, in violazione della disciplina di settore, non richiedendo l'effettivo ingresso illegale dell'immigrato in detto territorio; alla luce del quale si sono espresse con due orientamenti.
Gli orientamenti della giurisprudenza
Il primo orientamento, risale al marzo del 2014 con sentenza 40624. Alla luce di questa impostazione la giurisprudenza della Cassazione ravvede un reato di pericolo ovvero a consumazione anticipata perfezionandosi per il solo fatto di far entrare gli immigrati violando la disciplina di settore, così come statuisce la Cassazione con la recente sentenza del marzo 2017 numero 45734; altra giurisprudenza invece è di segno contrario adducendo che la fattispecie in oggetto, riconoscendo quindi circostanze aggravanti e non mere figure autonome di reato, ciò alla luce dell'articolo 15 del Codice penale che tratta la materia specializzante rispetto a quella generica, così come espresso nella sentenza 14654 del novembre 2016, Sezione I.
La posizione delle Sezioni Unite
Le Sezioni Unite ritengono applicabile quest'ultimo orientamento, in quanto manca una esplicita manifestazione della volontà del Legislatore di introdurre circostanze aggravanti ovvero autonome.
Trattasi quindi di modello strutturale; la modalità con la quale la norma descrive gli elementi costitutivi del reato ovvero ne determina la pena è indice della volontà di qualificare gli elementi come circostanze o come reato.
Il principio di diritto
Le Sezioni Unite sottolineano che il reato de quo è di pericolo ovvero a consumazione anticipata e non un reato di evento come precedentemente assunto dagli Ermellini di Piazza Cavour, in quanto trattasi di reato volto a far entrare gli immigrati nel territorio italiano; alla luce di tutto ciò le Sezioni Unite statuiscono con sentenza 40982/2018 (sotto allegata) il seguente principio di diritto: "le fattispecie previste nell'art. 12, comma 3, D.Lgs. n. 286 del 1998 configurano circostanze aggravanti del reato di pericolo di cui al primo comma del medesimo articolo".
AVV. FRANCESCA SERVADEI
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Testo sentenza Cassazione Sezioni Unite n. 40982/2018• Foto: 123rf.com