di Valeria Zeppilli - Gli automobilisti sanno che, generalmente, il controllo della velocità sulle autostrade avviene tramite il sistema tutor, che rileva la velocità media dei veicoli. Ma non è questa l'unica modalità con la quale le autorità possono accertare il rispetto dei limiti imposti dal codice della strada: anche lungo le autostrade, infatti, è possibile installare degli autovelox.
Gli autovelox vanno segnalati
A maggior ragione in queste ipotesi, è indispensabile che l'utilizzo di postazioni fisse di rilevamento elettronico della velocità sia adeguatamente preannunciato, tenendo conto che la segnaletica deve essere "idonea per dimensionamento, visibilità, leggibilità e posizionamento".
Queste, almeno, sono le indicazioni fornite dal Giudice di Pace di Frosinone nella sentenza numero 1213/2018 qui sotto allegata, che ha precisato anche che "la violazione di uno solo di questi parametri può provocare l'illegittimità dell'accertamento secondo prudente apprezzamento".
La vicenda
Con tale pronuncia, il giudice ha così accolto il ricorso presentato da un automobilista, difeso dall'Avv. Roberto Iacovacci, avverso il verbale con il quale gli era stata contestata la violazione dell'articolo 142, comma 8, del codice della strada.
Agli atti non vi era, infatti, alcuna documentazione idonea a far ritenere rispettato il principio di presegnalazione dell'autovelox fisso e, di conseguenza, mancava qualsivoglia certezza dell'idoneità rispetto al punto di rilevamento, anche al fine di verificare la possibilità, per l'automobilista, di regolare per tempo la propria velocità di marcia.
Si ringrazia il Consulente Tecnico Investigativo Giorgio Marcon per la cortese segnalazione
Scarica pdf sentenza GdP Frosinone n. 1213/2018