Quali sono i limiti per i neopatentati previsti dal nostro ordinamento e come operano in merito a velocità, potenza dei veicoli e divieto assoluto di alcolici

di Lucia Izzo - Aver superato l'esame per ottenere la patente di guida è per molti un primo fondamentale passo per raggiungere l'agognata autonomia e godere appieno dei piaceri della guida. Ciononostante, chi ha preso la patente da poco tempo, farebbe bene a sapere che nei primi anni vigono determinati limiti e regole particolarmente stringenti.


Limiti neopatentati, quali sono

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Nell'ottica di una maggiore sicurezza stradale, a partire dal 2011 stati introdotti dei peculiari limiti nei confronti dei neopatentati, ovvero nei confronti di coloro che si ritiene non abbiano ancora raggiunto la necessaria esperienza al volante e, pertanto, rischiano di trovarsi impreparati nei confronti dei pericoli della strada.

I limiti alla guida, pertanto, riguardano fattori quali la velocità e la potenza dei veicoli, oppure l'uso di alcolici. Inoltre, sono previste infrazioni accessorie in caso di gravi e medie infrazioni in genere.

Neopatentati: chi sono?

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I neopatentati sono coloro che, a partire dal 8 febbraio 2011, hanno conseguito da meno di tre anni la licenza di guida nelle categorie A2, A, B1 e B. Il conseguimento riguarda sia quello di una nuova patente sia il rilascio di una nuova patente a seguito di revoca della precedente (avvenuta come sanzione accessoria ex art. 219 C.d.S.)


Inoltre, la normativa in vigore consente ai conducenti di qualsiasi Paese extra UE, residenti in Italia da almeno un anno, di convertire la loro patente di guida.


Alla consegna della nuova patente italiana, pertanto, anche l'automobilista straniero, a prescindere dall'età o dall'anno di conseguimento della patente del proprio Paese, viene considerato come un neopatentato e sarà dunque soggetto alle limitazioni alla guida contenute nel codice della strada.

Neopatentati e limiti di velocità

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L'art. 117 del Codice della Strada, al primo comma, stabilisce che per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria A2, A, B1 e B non è consentito superare determinati limiti di velocità.


Nel dettaglio, per i neopatentati, il limite di velocità da dover rispettare sarà pari a:

- 100 Km/h in autostrada;

- 90 Km/h sulle strade extraurbane principali.

Neopatentati: limiti su cilindrata e potenza

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Ancora, sempre il Codice della Strada prevede delle limitazioni inerenti i veicoli che possono guidare i titolari di patente di guida di categoria B per il primo anno dal rilascio. Questi non potranno mettersi alla guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara (il peso del mezzo), superiore a 55 kW per tonnellata.

Nel caso di veicoli di categoria M1, ovvero quelli destinati al trasporto di persone, fino a un massimo di 8 posti a sedere oltre al conducente, si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW (95 CV).

Le limitazioni, invece, non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell'articolo 188 del Codice della Strada e dunque munite del necessario tagliando, purché la persona invalida sia presente sul veicolo.

Qualora si volesse verificare se il veicolo che il neopatentato (di categoria B) intende guidare sia ricompreso nei limiti previsti dalla legge, sarà possibile collegarsi al Portale dell'automobilista e inserire la targa dello stesso nell'area apposita che si rintraccia a questo link.

Neopatentati: quali conseguenze?

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Le limitazioni alla guida e alla velocità sono automatiche e decorrono dalla data di superamento dell'esame della patente previsto dall'articolo 121 del Codice della Strada.


Il neopatentato che sia trovato a violare tali disposizioni, sarà soggetto al pagamento di una multa da 152 a 608 euro, nonché alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da 2 a 8 mesi.

Patente a punti: bonus e decurtazione per i neopatentati

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Inoltre, la legge prevede una disciplina specifica riguardante i punti dalla patente di guida (in relazione al sistema introdotto nell'estate 2003) qualora sia un neopatentato a commettere le infrazioni previste dal Codice della Strada.

In tal senso, è considerato neopatentato chi, successivamente alla data del 1° ottobre 2003, ottiene per la prima volta la patente B (anche se già titolare di patente A) oppure la patente A (se non è titolare di patente B).

Non è considerato neopatentato chi ha conseguito la patente B prima del 1° ottobre 2003, né chi consegue una patente superiore se già titolare di patente B da almeno 3 anni.

In tali casi (per i primi 3 anni dal conseguimento), la decurtazione dei punti sulla patente è raddoppiata, sempre fino a un massimo di 15 punti, a meno che non siano state commesse violazioni gravi comportanti la sospensione o la revoca della patente di guida (cfr. art. 126-bis C.d.S. - tabella allegata).

Si rammenta, tuttavia, che è previsto anche un bonus per i titolari di patente a punteggio pieno: ogni due anni, infatti, ai 20 punti iniziali si aggiungono ulteriori 2 punti patente se non si commettono violazioni che ne comportino la decurtazione, fino ad arrivare ad un massimo di 30.

Neopatentati: divieto assoluto alcool alla guida

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La normativa attuale italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia di 0,5 g/litro: oltre questo limite si viene considerati in stato di ebbrezza e, mettendosi alla guida, si rischia di incorrere in un reato, nella decurtazione di 10 punti dalla patente e nelle severe sanzioni previste dal Codice della Strada (cfr. artt. 186 e 186-bis C.d.S.).

In particolare, per i conducenti con età inferiore a 21 anni o che hanno conseguito la patente B da meno di tre anni, la legge prevede il divieto assoluto di bere alcolici. Quindi, per essere nel torto, basterà rintracciare un tasso alcolemico superiore a zero. La norma riguarda anche i guidatori professionali in genere.



Foto: 123rf.com
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