Ecco le ultime novità con riferimento al reddito di cittadinanza a proposito dei possessori di casa di proprietà

di Gabriella Lax - Può avere il reddito di cittadinanza chi è proprietario di un'abitazione? Nelle varie formulazioni della misura voluta dal governo pentastellato è d'obbligo fare chiarezza sui requisiti per poter ottenere la somma mensilmente.


Reddito di cittadinanza: cos'è

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Il reddito di cittadinanza nasce per sostenere coloro che, involontariamente, hanno perso il lavoro e quindi non hanno reddito, o questo reddito è troppo basso per consentir loro di vivere in maniera dignitosa. Per come è inteso nella genesi dal Movimento 5 Stelle, è una misura universale contro la povertà per persone in età da lavoro, che si trovino al di sotto della soglia di povertà dell'Istat. Quindi chi ha un reddito pari a zero ha diritto all'importo per intero dei 780 euro, per gli altri invece, la misura, rappresenterà un'integrazione al reddito per raggiungere i 780 euro. La quota del reddito di cittadinanza cambia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare.

Reddito di cittadinanza: anche per chi ha la prima casa

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Ma chi ha una casa ha diritto a percepire il reddito? In realtà chi possiede un'abitazione di proprietà non ha diritto all'intera quota, ma dall'intera somma viene detratta una quota definita "affitto imputato", che ammonta a 380 euro.

Quindi il reddito di cittadinanza viene decurtato se si possiede una casa e non si avrà proprio l'assegno nel caso se ne abbiano due. Nello specifico, sul calcolo il reddito verrà decurtato di 200-280 euro per chi è proprietario di prima casa, chi ha due case vedrà sicuramente il suo Isee schizzare in alto, dunque non accederà al reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: le altre condizioni

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Ricordiamo che per ricevere il reddito di cittadinanza ai disoccupati toccherà iscriversi ai centri per l'impiego, frequentare corsi di qualificazione professionale e non potranno rifiutare tre offerte di lavoro consecutive. Dovranno essere maggiorenni; disoccupati o inoccupati; avere un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà in Italia, stabilita dall'Istat; e dovranno essere residenti in Italia da almeno 10 anni.



Foto: 123rf.com
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