Domanda: L'assegno di isopensione può essere rivalutato annualmente? Ed in caso positivo, quale procedura bisogna seguire e quali sono i termini?
Risposta: Prima di rispondere alla domanda del lettore, ricordiamo preliminarmente cos'è l'isopensione e come funziona.
Cos'è l'isopensione
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L'isopensione è una sorta di "scivolo pensionistico" previsto dalla riforma Fornero (ex art. 4 del dl 201/2011), definito anche esodo anticipato dei lavoratori anziani. Tale strumento, infatti, è usato, in caso di eccedenze di personale, dalle imprese che occupano in media più di 15 lavoratori e che hanno stipulato apposito accordo con i sindacati; accordo che, in seguito, va validato dall'Inps.
Come funziona l'isopensione
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In base all'accordo stipulato, l'azienda si impegna al versamento nei confronti del lavoratore, per tutto il periodo di esodo fino a un massimo di 4 anni, di un assegno corrispondente a quello del trattamento di pensione maturato in base alle regole vigenti, sia essa di vecchiaia o anticipata, fino a che non si siano perfezionati definitivamente i requisiti per il pensionamento.
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Isopensione: l'assegno si può rivalutare?
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Tornando alla possibilità di rivalutare o meno annualmente l'assegno di isopensione in base ai contributi versati dal datore di lavoro, la risposta è negativa. Si tratta infatti di un importo soggetto alla normale tassazione e invariato per tutto il periodo durante il quale è corrisposto.
Insomma: l'ammontare dell'assegno erogato dall'Inps al beneficiario dell'isopensione viene calcolato in base ai contributi accreditati al momento del prepensionamento e, fin quando matura la pensione di vecchiaia o anticipata, rimane immutabile e non soggetto ad alcuna rivalutazione Istat.
Dal momento in cui matura la pensione, invece, questa sarà incrementata dei contributi versati nel frattempo dal datore di lavoro e sarà oggetto di rivalutazione.
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