- Come funziona la tassa patrimoniale
- Patrimoniale fissa e variabile
- Patrimoniale ordinaria e straordinaria
- Differenti tipologie di imposte patrimoniali
- Prelievo forzoso
- Tassa patrimoniale 2020
- Si può evitare la patrimoniale
Come funziona la tassa patrimoniale
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La patrimoniale è un'imposta che va a colpire semplicemente il possesso o la proprietà di un certo bene.
Occorre precisare che, trattandosi di un imposta e non di una tassa, essa non ha come contropartita la prestazione di un servizio. L'importo ricavato dalla sua applicazione, infatti, viene impiegato dallo stato o dall'ente locale che la riscuote, per fornire dei servizi nel tempo.
Ne consegue, per completezza, che le tasse sono importi che vengono riscossi per "pagare" in sostanza il relativo servizio che vanno a finanziare. Pensiamo alle tasse universitarie o a quelle sui rifiuti, necessarie per assicurare ai cittadini la raccolta e lo smaltimento dell'immondizia prodotta.
Chi e cosa colpisce la patrimoniale
L'imposta patrimoniale colpisce il patrimonio mobiliare (obbligazioni, fondi, azioni, denaro, valori preziosi) e immobiliare (abitazioni, capannoni, magazzini, studi professionali, ecc) del contribuente, sia esso persona fisica che giuridica (ditte individuali, società di persone e di capitali, cooperative, associazioni, enti, ecc).
Essa viene definita soggettiva quando viene applicata al patrimonio mobiliare e immobiliare, ovvero alla ricchezza di un soggetto, reale quando invece la sua applicazione colpisce un bene particolare del contribuente.
In Italia non esiste una patrimoniale soggettiva di natura generale che colpisce la ricchezza accumulata dal contribuente nel suo complesso. Esistono piuttosto imposte che colpiscono beni mobili e immobili o determinate operazioni che li riguardano.
Patrimoniale fissa e variabile
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L'imposta patrimoniale può essere applicata in due misure diverse:
- fissa: l'importo della patrimoniale è uguale per tutti i contribuenti, senza distinzioni;
- variabile: la somma da corrispondere a titolo di patrimoniale varia in base all'entità del patrimonio assoggettato. Nel momento in cui si introduce una patrimoniale di questo tipo, in genere si prevede anche una franchigia, ovvero un importo entro il quale non è prevista l'applicazione dell'imposta.
Basti pensare all'imposta patrimoniale sulle successioni. Applicata in misura variabile del 4, 6 e 8%, prevede diverse franchigie, pari a 100.000 euro, un milione di euro e infine 1,5 milioni di euro, prevista in favore di soggetti portatori di handicap, così come definiti dalla legge 104/1992. In questi casi, in sostanza, fino alle soglie d'importo indicate, l'imposta di successione non è prevista.
Patrimoniale ordinaria e straordinaria
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La patrimoniale, per quanto riguarda la frequenza temporale di applicazione, può essere:
- ordinaria o periodica: se il suo versamento è prevista una scadenza periodica, generalmente annuale (es: Imu);
- straordinaria o una tantum: se il suo pagamento è previsto solo un'unica volta, per far fronte a una particolare esigenza dello Stato.
E' di norma con riferimento a tale seconda ipotesi che si parla semplicemente di patrimoniale.
Differenti tipologie di imposte patrimoniali
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In Italia, al momento, sono diverse le imposte che vanno a colpire il patrimonio dei contribuenti e che, in senso lato, possono essere definite imposte patrimoniali. Ne costituiscono esempi tipici l'Imu, la Tasi, le imposte sui conti correnti, quelle sui prodotti finanziari, il bollo sui veicoli e i motoveicoli, il super bollo (ovvero l'addizionale erariale sulle tasse automobilistiche) sui mezzi di trasporto che denotano "ricchezza" come barche, aerei e auto superiori a 185 Kw. Ultimo, ma non meno importante, il canone Rai, ovvero la tassa sul possesso del televisore, tanto nota quanto odiata dalla stragrande maggioranza dei contribuenti.
C'è poi l'imposta di registro, che si applica agli atti soggetti a registrazione e a quelli che vengono presentati per la registrazione volontariamente (atti di trasferimento della proprietà o di diritti reali, contratti di affitto di aziende, verbali di locazione o affitto, ecc).
Prelievo forzoso
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Quando si parla genericamente di patrimoniale si fa riferimento a provvedimenti straordinari, con cui lo Stato si avvale dei risparmi degli italiani per far fronte a una necessità economica particolarmente seria e rilevante.
L'esempio storicamente più significativo è rappresentato dal prelievo forzoso operato nel 1992 dal governo, allora guidato dal Presidente del Consiglio Giuliano Amato, che nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1992 prelevò il sei per mille dai conti correnti delle banche italiane, sulla base di un decreto d'urgenza emanato per salvare la lira.
Tassa patrimoniale 2020
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Nel 2020, in ragione della gravissima crisi innescata dal dilagare della pandemia da coronavirus, si è tornato a parlare insistentemente di patrimoniale. Il premier Conte tuttavia, nella conferenza stampa per la presentazione del cd. decreto ristori, ha negato tale evenienza.
Alcuni esponenti politici, però, si sono detti favorevoli, mentre altri Stati (come la Spagna) hanno già messo in cantiere un tal genere di imposta, che quindi continua a preoccupare gli italiani.
Si può evitare la patrimoniale
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Certo è che se la patrimoniale dovesse essere introdotta, nessuno potrebbe evitarla se non spogliandosi del proprio patrimonio o riconvertendolo.
A tale secondo proposito, alcuni suggeriscono di convertire il proprio denaro in monete d'oro, diamanti, orologi o auto d'epoca. Ma si tratta di una scelta che, oltre a essere allo stato ovviamente prematura, non per tutti risulta effettivamente percorribile o conveniente.
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