Il domicilio, nel linguaggio giuridico, è il luogo in cui un soggetto ha fissato la sede principale dei propri affari e interessi

di Valeria Zeppilli

Indice:

Cos'è il domicilio

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Si tratta, sostanzialmente, del luogo in cui per legge si presume di trovare un soggetto, indipendentemente dal fatto che egli vi si trovi effettivamente.

Il codice civile se ne occupa agli articoli 43 e seguenti.

Domicilio: definizione e significato

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La definizione di domicilio, più nel dettaglio, è data dall'articolo 43 del codice civile, che, al primo comma, stabilisce che "Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi".

Per comprendere a pieno il significato di tale nozione, occorre considerare che gli affari e gli interessi rilevanti ai fini del domicilio possono essere di natura sia personale che economica, sociale o politica.

Differenza tra domicilio e residenza

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Sebbene nel linguaggio comune i due termini sono spesso utilizzati indistintamente, in realtà, tecnicamente, il domicilio non va confuso con la residenza, che è invece il luogo in cui una persona ha la sua dimora abituale.

Chiaramente, nonostante tale distinzione, la residenza e il domicilio possono anche coincidere.

Per approfondimenti leggi Che differenza c'è tra domicilio e residenza?

Cambio di indirizzo

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In base a quanto stabilito dall'articolo 44 del codice civile, nel caso in cui un soggetto cambi il proprio indirizzo di residenza, se questa coincideva con il domicilio, di fronte ai terzi di buona fede si considera trasferito anche il domicilio.

Fa eccezione l'ipotesi in cui il soggetto interessato abbia fatto una dichiarazione diversa che fa superare tale presunzione.

Dove si richiede il domicilio

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La dichiarazione in questione va fatta nell'atto in cui è stato denunciato il trasferimento di residenza.

In generale, il domicilio non è dichiarato secondo una procedura ufficiale, ma in maniera diversa a seconda dei casi.

Ad esempio, il domicilio professionale va comunicato ufficialmente al competente consiglio o collegio (gli avvocati lo devono comunicare al consiglio dell'ordine di appartenenza); il domicilio eletto da una parte per una causa civile o penale va comunicato ufficialmente dall'avvocato al momento della costituzione in giudizio e così via.

Domicilio: elemento soggettivo e oggettivo

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Classicamente, si suole affermare che la nozione civilistica di domicilio si compone di due elementi:

- l'elemento oggettivo, che fa riferimento ai rapporti economici, sociali, morali, familiari che si svolgono nel domicilio;

- l'elemento soggettivo, che fa riferimento all'intenzione del soggetto cui il domicilio si riferisce di fissare in quel determinato luogo la sede principale dei propri affari e interessi.

Come si stabilisce il domicilio

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I presupposti per poter stabilire il domicilio sono quindi due:

  • che il soggetto si trovi in un determinato luogo con una certa stabilità,
  • che egli intenda far sì che quel luogo divenga la sede principale dei propri affari e interessi.

Le tipologie di domicilio

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Del domicilio possono essere fatte diverse classificazioni.

Domicilio volontario e legale

Innanzitutto è possibile distinguere tra domicilio volontario e domicilio legale.

Il primo è quello ordinario, scelto liberamente dall'individuo cui si riferisce.

Il domicilio legale, invece, è quello che è stabilito dalla legge ed è quindi sottratto alla libera scelta dell'interessato.

Si pensi al domicilio del minore, che è fissato presso la residenza della famiglia o del tutore, o al domicilio dell'interdetto, che coincide con il domicilio del tutore.

Domicilio generale e speciale

Un'altra distinzione che si può fare è quella tra domicilio generale e domicilio speciale

Il primo è il luogo che rappresenta in via generale il centro di tutti gli affari e interessi di un certo soggetto.

Il domicilio speciale, invece, è il luogo designato per essere la sede di affari o atti specifici. Per produrre effetti giuridici deve essere eletto espressamente per iscritto.

Il domicilio digitale

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Oggi si sente parlare spesso anche di domicilio digitale. Si tratta del luogo virtuale in cui un soggetto può essere rintracciato e coincide con un indirizzo di posta elettronica certificata, iscritto negli appositi registri.

Leggi Domicilio digitale al via: in Gazzetta il decreto

Altre nozioni di domicilio

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Il domicilio compare anche nella Costituzione e nel diritto penale, ma con significati più ampi di quelli civilistici.

Nel diritto penale, è domicilio l'abitazione e ogni altro luogo di privata dimora. Ed è a tale significato che si avvicina, più che alla nozione civilistica, la libertà di domicilio riconosciuta dall'articolo 14 della Costituzione.

Dimora

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Proprio ricollegandosi alla nozione penalistica di domicilio, appare utile infine evidenziare che, in diritto privato, i concetti di domicilio e di dimora devono essere tenuti ben distinti.

Se infatti, come visto, il domicilio è il luogo in cui un soggetto ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, la dimora indica il luogo dove una persona si trova, anche se solo temporaneamente (come, ad esempio, un albergo). Essa rileva in tutti i casi in cui la residenza e il domicilio siano ignoti.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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