di Valeria Zeppilli - Il Taser, noto anche come dissuasore elettrico, è un tipo di pistola elettrica da tempo utilizzato all'estero e di recente anche in Italia.
- Cos'è il Taser
- Taser: come funziona
- Introduzione dei dissuasori elettrici in Italia
- Taser e decreto sicurezza
Cos'è il Taser
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Il nome di tale strumento deriva dall'acronimo inglese di Thomas A. Swift's Electronic Rifle e fa riferimento quindi al suo inventore, Thomas A. Swift. Si tratta, in sostanza di una marca di pistola elettrica, nota anche come dissuasore elettrico o storditore elettrico ed è classificata tra le armi da difesa meno che letali e usa l'elettricità per far contrarre i muscoli del soggetto colpito e paralizzarne quindi i movimenti.
Taser: come funziona
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Il funzionamento del Taser si basa sull'elettricità. Questa infatti, prodotta dal dissuasore elettrico, paralizza il soggetto colpito provocandone una forte contrazione muscolare. In genere viene quindi utilizzata per immobilizzare soggetti pericolosi.
Più precisamente, il Taser è simile a una pistola, dalla quale, tuttavia, non vengono lanciati proiettili ma scosse elettriche attraverso due piccole sonde che, a contatto con il corpo umano, trasmettono un segnale elettrico.
Non occorre, quindi, sfiorare il corpo della vittima con il Taser, che funziona anche a distanza di dieci metri.
Introduzione dei dissuasori elettrici in Italia
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Come detto, l'utilizzo del Taser in Italia è molto recente.
I dissuasori elettrici sono stati infatti dati in dotazione ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia di Stato di 12 città italiane a partire dal 4 luglio 2018, con un periodo di sperimentazione iniziato a partire dal settembre successivo.
Nel dettaglio, le città interessate erano Bologna, Brindisi, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia e Torino.
Leggi Taser al via la sperimentazione in Italia
Taser e decreto sicurezza
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Il Taser è stato oggetto anche delle previsioni del decreto sicurezza 2018 (decreto legge n. 113/2018, convertito con modificazioni dalla legge n. 132/2018), il quale ha previsto che lo stesso venisse dato in dotazione in via sperimentale anche alla polizia municipale.
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In particolare, l'introduzione del Taser interessa i Comuni capoluogo di Provincia e quelli con più di 100mila abitanti, che dovranno adottare un apposito regolamento per dotare delle armi comuni a impulso elettrico due unità di personale, da formare adeguatamente.
Con il medesimo regolamento, devono essere per legge anche definite le modalità della sperimentazione, che dovrà essere fatta dopo un periodo di addestramento e di intesa con le aziende sanitarie locali competenti per territorio.
Decorsi i 6 mesi massimi di utilizzo sperimentale dei dissuasori elettrici, saranno i Comuni a deliberare o meno la dotazione effettiva di tali strumenti, attraverso l'emanazione di un proprio regolamento.
Per approfondimenti sull'uso del taser, leggi Taser: quando l'utilizzo è legale
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