di Annamaria Villafrate - La figura professionale dell'Of Counsel, di cui si avvalgono da diversi anni i più importanti studi legali dei paesi anglosassoni, da tempi relativamente recenti, sta trovando il giusto riconoscimento anche in Italia. Questo professionista, impiegato sovente anche all'interno di studi di commercialisti ed esperti contabili, deve possedere numerose competenze.
Vediamo chi è, cosa fa, quali sono le caratteristiche di questa collaborazione e quali competenze deve avere l'Of Counsel:
Chi è l'Of Counsel
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L'Of Counsel è un collaboratore esterno che opera generalmente all'interno degli studi di avvocati o commercialisti in via non continuativa. Si tratta di professionisti esperti in settori e materie complementari a quelle che vengono trattate in ambito legale o fiscale. Non è una novità che realtà medio piccole o grandi abbiano la necessità di avvalersi della collaborazione altamente specialistica di esterni.
All'interno degli studi legali, in particolare, è molto difficile che i vari associati posseggano tutti specializzazioni elevate di tipo verticale. Da qui la necessità di coinvolgere nella gestione di pratiche particolarmente delicate, soggetti che invece, tale specializzazione la possiedono. Non è infrequente in effetti che un professionista di questo tipo sia un professore universitario esperto in una materia di cui possiede una conoscenza molto ampia. Da questo tipo di collaborazione nascono sinergie che avvantaggiano il cliente e creano relazioni professionali spesso destinate a durare nel tempo.
Caratteri della collaborazione
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Chiarito chi è l'Of Counsel, diffusa da tempo nel mondo anglosassone, occorre spiegare come si svolge il rapporto dal punto di vista pratico e contabile.
Questo professionista, soggetto esterno a uno studio legale strutturato in forma associata o societaria, è di fatto un collaboratore che mantiene una sua autonomia gestionale, lavorativa e contabile. Egli non è soggetto a vincoli di alcun genere, tranne quelli derivanti dagli impegni assunti con lo studio con cui collabora.
Autonomia che si riflette sull'aspetto contabile del rapporto. In genere l'Of Counsel, come qualsiasi libero professionista, emette fattura per le attività di consulenza commissionate. Il alcuni casi però gli studi legali possono anche decidere di riconoscere al professionista una percentuale sulle entrate generate. In altri ancora la prestazione può essere concordata su base oraria. Non una soluzione quindi, ma più opzioni nel tentativo di conciliare le esigenze di entrambi.
Competenze
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Quando uno studio legale ha necessità di rivolgersi a questo consulente esterno, valuta preferibilmente professionisti che possono vantare un'esperienza minima di 15-20 anni. Le figure più ricercate sono quelle che possiedono una conoscenza approfondita di settori particolari: diritto bancario, finanziario, internazionale, tributario e disciplina della proprietà intellettuale. Ambiti giuridici ampi, che racchiudono al loro interno ulteriori specializzazioni giuridiche che possono rivelarsi strategiche per il successo di controversia.
All'Of Counsel però non è richiesta solo una competenza altamente specialistica. Egli deve anche condividere l'etica dello studio con cui collabora e deve saper creare relazioni sane e positive con tutti coloro che operano al suo interno. Questo perché si ha la necessità di avere punti di riferimento stabili, a cui potersi rivolgere in caso di difficoltà.
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